Gasolio da riscaldamento: in Italia costa il 9% in più della media europea

Pubblicato il 31 Ottobre 2009 - 17:41 OLTRE 6 MESI FA

Il gasolio per il riscaldamento in Italia costa, al netto delle tasse locali, il 9% in più rispetto alla media europea. Lo sottolineano Adusbef e Federconsumatori, citando dati del ministro dello Sviluppo economico dei primi giorni di ottobre e sollecitando interventi «contro le inefficienze del sistema e la tassazione perversa». Confrontando il prezzo del gasolio per riscaldamento in Italia con quello dei principali paesi europei, dicono le due associazioni, «emerge che i cittadini italiani potrebbero pagare molto di meno per tale prodotto se, come richiediamo da tempo, il Governo si decidesse ad intervenire sul differenziale relativo al prezzo dei prodotti petroliferi (in questo caso il gasolio riscaldamento) in Italia e negli altri paesi europei».

Dalle tabelle di Adusbef e Federconsumatori si evince, infatti, che l’Italia detiene il triste primato del costo più alto, al netto delle tasse locali, attestandosi al 9% in più rispetto alla media Europea, e ben al 13% in più rispetto alla Spagna. La differenza si fa ancora più marcata se si guarda ai prezzi comprensivi di tasse. In tal caso il prezzo di tale prodotto risulta maggiore del 41%, rispetto alla media europea e addirittura del 46% rispetto alla Germania.

Per fare un esempio, ipotizzando un consumo medio a famiglia di 1000 litri di gasolio per il riscaldamento dell’abitazione, una famiglia italiana paga 1.036 euro, ben 466 euro in più rispetto ad una famiglia francese, 476 euro in più rispetto ad una famiglia tedesca e 471 euro in più rispetto ad una famiglia spagnola. «È necessario eliminare questo inaccettabile divario – sostengono i presidenti Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti -. Ciò dovrà avvenire attraverso una seria azione di contrasto nei confronti delle inefficienze di sistema, delle volontà di guadagno e di una tassazione perversa».