Migranti. Aiutarli a casa loro…davvero. Descalzi, Eni: “Accesso a energia e istruzione in Africa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Luglio 2017 - 10:05 OLTRE 6 MESI FA
Migranti. Aiutarli a casa loro...davvero. Descalzi, Eni: "Accesso a energia e istruzione in Africa"

Migranti. Aiutarli a casa loro…davvero. Descalzi, Eni: “Accesso a energia e istruzione in Africa”

ROMA – Migranti. Aiutarli a casa loro…davvero. Descalzi, Eni: “Accesso a energia e istruzione in Africa”. “L’energia è una leva lunga, aiuta l’affermarsi di una cultura industriale e dello sviluppo”. Inoltre “per far rimanere le persone nella propria terra occorre farle studiare e formarle. Un 20% dei fondi vanno destinati ai giovani, 2-3 anni in cui tutti possano seguire una fase di preparazione che li porti ai mestieri che, nel frattempo, vengono creati”.

Per l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, intervistato dalla Stampa, è questa la ricetta per frenare l’esodo dall’Africa. “Nessun africano ha voglia di lasciare l’Africa. Quando scappano è perché non possono farne a meno”, rileva Descalzi, secondo cui “in Europa c’è chi sottostima il problema delle migrazioni. Manca una sufficiente sensibilità del fatto che gli esodi siano un problema esistenziale gravissimo, così serio da poter far cadere qualunque struttura politica. Da noi – osserva – governo e Parlamento bussano a un’Europa che sembra non sentire”.

“L’Europa ha messo tanti soldi a disposizione dell’Africa, centinaia di miliardi in mezzo secolo. Ma sono state iniziative più umanitarie che altro”, rileva Descalzi. “Poche volte sono stati dati contributi per sviluppare accesso all’energia e formazione in ambiti specifici con il necessario accompagnamento”. Per il manager occorre un salto di qualità, “pensando al lungo termine quando si investe. Nel momento in cui estraggo gas, posso scegliere di esportarlo tutto, oppure solo una parte e lasciare il resto nel Paese come investimento per la stabilità. L’Eni sta facendo questo, riducendo in parte il profitto di oggi, ma aumentando valore, sostenibilità e credibilità per il futuro”.