Centrale Enel Porto Tolle, riconversione vicina. Salvi i posti di lavoro

Pubblicato il 22 Giugno 2011 - 18:33 OLTRE 6 MESI FA

PORTO TOLLE (ROVIGO) – La centrale Enel di Porto Tolle (Rovigo) sarà riconvertita a “carbone pulito”. Ci ha pensato la Regione Veneto a compiere un passo avanti probabilmente decisivo per la chiusura della vicenda. L’ente guidato da Luca Zaia infatti si appresta a modificare la legge istitutiva del Parco del Delta del Po per ”salvare” il progetto di riconversione della centrale, stoppata nelle scorse settimane dal Consiglio di Stato.

La ”soluzione”, come l’ha definita Zaia, è stata annunciata dal governatore in persona. La Giunta veneta ha approvato la modifica dell’articolo 30 della legge istitutiva del Parco, norma che risale al 1997, prevedendo la possibilità di riconversione a carbone della centrale.

Senza questa modifica, sarebbe stato necessario applicare la normativa vigente: in base a questa legge, nella zona di Porto Tolle avrebbero potuto essere costruite esclusivamente centrali alimentate da gas naturale o da fonte alternativa di pari o minore impatto ambientale.

”Oggi possiamo dire – ha aggiunto Zaia – che la modifica dell’articolo 30, come prevista nel provvedimento che abbiamo adottato e che è stato inviato al consiglio regionale per l’approvazione definitiva, ci permetterà di recuperare quasi il 90% del lavoro fatto in questi sei anni”.

Tra i più soddisfatti per la soluzione proposta dalla Regione, ci sono proprio i lavoratori della centrale, che erano rimasti “scottati” dalla sentenza del Consiglio di Stato che di fatto avrebbe tagliato un elevato numero di posti di lavoro. In una nota, il comitato dei lavoratori ha detto che “questa iniziativa riaccende uno dei motori dell’economia nazionale e la speranza di migliaia di lavoratori, dipendenti Enel e delle imprese nell’indotto”.

Il Comitato lavoratori della centrale di Porto Tolle aveva anche lanciato una petizione favorevole alla riconversione, che in poche settimane era stata sottoscritta da oltre 8 mila persone.

Soddisfatti anche molti esponenti del mondo politico, sia a destra che a sinistra. Secondo il deputato del Pdl Elisabetta Gardini si tratta di “un segnale chiaro ed efficace a tutti i cittadini che avevano riposto in questo progetto tutte le loro speranze, penso alle migliaia di persone che da questa riconversione otterranno un posto di lavoro”.

Anche il senatore Pd Marco Stradiotto ha espresso la propria soddisfazione: “Apprezzo il fatto che il Presidente Zaia abbia raccolto l’appello che io stesso avevo rilanciato all’ indomani della sentenza del Tar”.

Anche la Cgil veneta ha approvato il comportamento della Regione: ” Questa iniziativa riaccende uno dei motori dell’economia nazionale e la speranza di migliaia di lavoratori, dipendenti Enel e delle imprese nell’ indotto.