RenewAfrica: Enel Green Power e leader rinnovabili uniti per sviluppo energetico dell’Africa

renewAfrica: Enel Green Power e leader rinnovabili uniti per sviluppo energetico dell'Africa
renewAfrica: Enel Green Power e leader rinnovabili uniti per sviluppo energetico dell’Africa

ROMA – Sole, vento, grandi fiumi, vulcani: il futuro delle energie rinnovabili passa dall’Africa. Per questo i principali leader del settore dell’energia sostenibile si sono riuniti oggi a Roma per lanciare una nuova iniziativa a sostegno del futuro energetico dell’Africa, terra dal potenziale incredibile. Si intitola renewAfrica ed è un progetto che mira a dare slancio agli investimenti in energia rinnovabile nel continente nostro dirimpettaio.

“In un momento in cui si parla sempre più di cambiamenti climatici stride il fatto che il grande continente che si affaccia di fronte a noi soffra di mancanza di energia”, ha spiegato Antonio Cammisecra, Ceo di Enel Green Power e presidente di RES4Africa, associazione sostenuta da Enel che riunisce aziende, fornitori, mondo accademico e società di consulenza impegnate nella cooperazione energetica in Africa. 

L’evento, ospitato da RES4Africa, ha visto la partecipazione di rappresentanti di alto livello del governo italiano, della Commissione europea, dell’industria delle rinnovabili, delle istituzioni finanziarie internazionali, accademie e think-tank nonché di altri partner internazionali per avviare insieme un processo in grado di portare a un livello superiore gli investimenti nelle rinnovabili. La conferenza si è conclusa con la firma di una dichiarazione di intenti non vincolante firmata da 20 organizzazioni (tra le quali Enel GP, Cassa Depositi e Prestiti e Intesa San Paolo) impegnate su diversi fronti nel settore delle rinnovabili.

Il lancio di RenewAfrica risponde infatti al bisogno di un forte sforzo congiunto tra il settore pubblico e quello privato riunendo la leadership del settore e altri attori interessati per porre le basi per una transizione all’energia sostenibile nel continente africano. In questo senso gli attori coinvolti promuovono la creazione di un nuovo strumento, unico, europeo e con un proprio quadro normativo, che fornisca un adeguato supporto a livello politico e regolatorio, assicuri strumenti di preparazione di tutte le fasi del progetto, e preveda infine misure per mitigare il rischio economico e per implementare attività di formazione professionale.

Grazie a questa iniziativa, i leader dei vari settori coinvolti collaborano per creare un ambiente favorevole agli investimenti nelle rinnovabili in Africa e per dare uno slancio agli investimenti privati europei, al fine di sviluppare al meglio il mercato delle rinnovabili nel continente.

È infatti necessario portare gli investimenti a un livello che garantisca non una transizione bensì una vera e propria trasformazione del settore energetico. Questo richiede un nuovo tipo di supporto in termini di superamento delle sfide poste dai quadri normativi, regolatori e amministrativi, nonché di quelle poste dalla capacità locale e di accesso ai finanziamenti. “Senza fare politica – ha precisato Antonio Cammisecra – vogliamo suggerire all’Europa come scrivere regole semplici e accettabili per chi ha voglia di destinare capitale privato allo sviluppo di progetti sull’energia rinnovabile in Africa”.

In ballo ci sono “interessi economici, di pace, di sviluppo sociale e di miglioramento della vita per 600 milioni di persone”. Perché l’accesso all’energia “è un diritto fondamentale dell’uomo paragonabile al diritto alla salute. In Africa, il numero di persone che oggi hanno accesso all’energia è inferiore rispetto a pochi anni fa. E questo è inaccettabile”, ha concluso il ceo di Egp.

Un programma benedetto anche dalla vice ministra agli Affari Esteri, Emanuela Del Re, che ha dato il via ai lavori e un video-messaggio di Romano Prodi, ex-presidente della Commissione Europea e inviato speciale delle Nazioni Unite per l’Africa. Tra i rappresentanti di alto livello intervenuti anche Vera Songwe di UNECA, una delle 5 commissioni regionali che riportano al Consiglio economico e sociale dell’Onu. E poi Antonella Baldino di Cassa Depositi e Prestiti, Anne-Charlotte Bournoville della Commissione europea e Maria Shaw-Barragan della Banca europea degli investimenti.

Per Antonella Baldino “la partnership tra CDP, in qualità di Istituzione Finanziaria per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo italiana, e renewAfrica risponde a questa sfida. Una sfida globale che traguarda obiettivi comuni di diffusione di infrastrutture energetiche e di sviluppo socioeconomico in Africa Sub- sahariana. Obiettivi che richiedono un nuovo approccio olistico e multilaterale, di partnership tra settore pubblico e settore privato”.

“CDP – aggiunge – potrà contribuire all’iniziativa RenewAfrica fornendo supporto anche mediante strumenti di blended finance mirati e innovativi per i paesi africani, lavorando assieme agli altri partner, nazionali ed internazionali, che condividono l’ambizione di affrontare con successo la sfida dello sviluppo sostenibile per il mondo che vogliamo al 2030″.

Sulla necessità di dare slancio agli investimenti insiste anche Maria Shaw-Barragan della Banca europea degli investimenti: “Servono sia il pubblico che il privato nel sostegno allo sviluppo energetico dell’Africa”. Mentre Anne-Charlotte Bournoville della Commissione europea, saluta favorevolmente l’iniziativa che si posiziona nel solco di un cambio di paradigma già in atto a livello europeo: “Da tempo ci stiamo muovendo da programmi di sostegno allo sviluppo dell’Africa in direzione di un rapporto più alla pari tra Europa ed Africa, in partnership” tra le due sponde del Mediterraneo.

Per ulteriori informazioni: www.res4africa.org, communication@res4africa.org

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