Terna, inaugurato Sa. Pe. I., il primo elettrodotto sottomarino

Pubblicato il 22 Marzo 2011 - 20:02 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ stato inaugurato a Borgo Sabotino, Latina, il primo elettrodotto sottomarino Sa. Pe. I. , acronimo di SArdegna-PEnisola-Italiana: si tratta del primo collegamento elettrico diretto tra la Sardegna e la penisola italiana, e della più importante e tecnologicamente avanzata linea elettrica ad alta tensione mai realizzata in Italia.

Con una potenza di mille megawatt, e 435 km tra Fiumesanto, in Sardegna, e Latina, in Lazio, è il ponte elettrico più lungo al mondo. Arriva a 1640 metri di profondità, con un doppio cavo sottomarino in corrente continua a 500 kV.

I 750 milioni di euro investiti per il ponte fanno parte del miliardo e 400 milioni del “Progetto Insula”: un network di cavi elettrici sottomarini per potenziare la rete che unisce la Sicilia, l’Elba e Ischia alla penisola e realizzare un nuovo “ponte elettrico” sottomarino per Capri e tra Capri e Ischia Latina.

L’elettrodotto è stato inaugurato nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia dal ministro dello Sviluppo Paolo Romani, alla presenza dell’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, e del presidente della stessa società, Luigi Roth.

L’opera è stata finanziata per oltre il 50% da Terna con mezzi propri e per la parte restante con uno stanziamento di 373 milioni di euro da parte della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per il suo alto valore strategico.

La sua realizzazione ha coinvolto 177 imprese per oltre 200.000 giornate lavorative. L’opera consente un risparmio di 70 milioni di euro l’anno per il sistema elettrico grazie alla rimozione dei “colli di bottiglia” tra la zona Sardegna e il resto del mercato elettrico.

Consente, inoltre, l’aumento della sicurezza del sistema elettrico sardo e una più sicura copertura del fabbisogno del Lazio e del centro Italia (i 1.000 MW del SA.PE.I. corrispondono a 5 volte la domanda di picco dell’area di Cagliari e alla metà della domanda di picco di una città come Roma), grazie all’utilizzo di energia più efficiente proveniente anche dalla Sardegna.

Cresce anche la competitività del mercato elettrico, poiché grazie al SA.PE.I. gli operatori hanno l’opportunità di partecipare ad un mercato più fluido, avendo allo stesso tempo maggiore flessibilità e sicurezza di esercizio del sistema.

A livello ambientale, il SA.PE.I. permette una riduzione di oltre 500 mila tonnellate l’anno di CO2 in atmosfera, per effetto del maggior utilizzo di energia rinnovabile.

Nei prossimi dieci anni Terna investirà nell’infrastruttura elettrica del Paese 7,5 miliardi di euro per dotare il sistema elettrico nazionale di una rete sempre più sicura, moderna e all’avanguardia nel campo dell’innovazione e della tecnologia.

L’attuazione del piano di sviluppo di Terna genererà un risparmio netto per il sistema elettrico oltre 1,5 miliardi di euro l’anno, la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera fino a 9 milioni di tonnellate l’anno, pari alle emissioni in un anno di circa 3 milioni di utilitarie medie a gasolio, e oltre 900 km di vecchie linee smantellate a fronte della realizzazione di più di 5.400 km di nuovi elettrodotti tecnologicamente all’avanguardia, e la diminuzione delle perdite di energia per 1,2 miliardi di kilowattora all’anno, pari al consumo annuale di oltre 200.000 italiani.

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