Dal Pio Albergo Trivulzio di Milano al Brignole di Genova: belle case a prezzi scontati

Pubblicato il 1 Marzo 2011 - 12:00| Aggiornato il 8 Marzo 2011 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Dal Pio albergo Trivulzio di Milano al Brignole di Genova: belle case a prezzi scontati e lo scandalo approda anche nella città ligure. Ferruccio Sansa per il Fatto quotidiano spulcia nella storia immobiliare di uno degli istituti più grandi d’Europa.

I numeri snocciolati dal quotidiano parlano di un appartamento stimato (nel 2007) 430mila euro e venduto nel 2010 a 153mila. E ancora di un’altra casa valutata 647mila presa per 275mila: gli sconti arriverebbero fino al 70 per cento nell’asta del patrimonio del Bignole.

“Il Fatto Quotidiano è in possesso dei documenti della Conservatoria sul patrimonio dell’ente genovese. Parliamo di un tesoro che nel 2007 era stato stimato 80 milioni. Non è una sorpresa, il Brignole è un’istituzione storica: realizzato nel ‘600 per volere di un nobile – Emanuele Brignole – che fece costruire un palazzo per 2.600 persone. Brignole lo arredò con opere di artisti del calibro di Pierre Puget e Domenico Piola. Ma ora arrivano i guai di bilancio: il passivo è raddoppiato negli ultimi due anni e sfiora i 50 milioni. La grande ricchezza sono gli immobili. Dopo il Duemila i dirigenti cercano di mettere ordine nel patrimonio: fanno stimare gli immobili (oltre 220) e rivedono gli affitti”, scrive Sansa.

Il meccanismo funziona pressoché così, secondo la ricostruzione del Fatto: “Si rinegoziano i contratti: da poco più di 200mila euro l’anno di entrate si sfiora il milione. Il patrimonio vale 80 milioni. Gli immobili, secondo un calcolo prudenziale, pesano per 45,5 milioni, i terreni 1,1 milioni (compresi 22mila metri quadrati in pieno centro che varrebbero oro se edificabili), mentre i “beni strumentali”, cioè le strutture dove si esercita l’assistenza, sono valutati 31,6 milioni. Alla fine del 2008 i vertici dell’istituto vengono sostituiti”.

Spuntano i seguenti nomi: “ecco Stefano Tiberio, segretario di Massimiliano Costa (vicepresidente della Regione Liguria fino al 2010, Pd), l’assessore con delega alle Politiche Sociali. Ha speso 199mila euro per un immobile di 100 metri quadrati valutato nel 2007 ben 350mila. Un affare vantaggioso sembrano aver fatto anche i rappresentanti dell’associazione degli inquilini: Massimo Zamorani, giornalista, ha pagato 275mila euro per 185 metri quadrati (stima 647mila); Pietro Riccobene ha pagato 271mila euro dopo una valutazione di 525mila”.