Le macchine da scrivere non sono morte: c’è ancora chi le usa e chi le fa

Pubblicato il 26 Aprile 2011 - 11:41| Aggiornato il 27 Aprile 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La macchina da scrivere è davvero solo un cimelio ormai? C’è chi le usa ancora e sembra anche che serva ancora chi le aggiusta. La macchina da scrivere è “tutt’altro che morta,” dice Ed Michael, direttore generale delle vendite di Moonachie, Swintec.

“Abbiamo produttori che si avvalgono macchine da scrivere per noi in Cina, Giappone, Indonesia”, dice Michael.

“Abbiamo contratti con istituti penitenziari in 43 stati per la fornitura di macchine da scrivere ai detenuti in modo che non si può nascondere nulla dentro”, ha spiegato Michael.

E’ vero, come ha scritto il Daily Mail, che la clientela si è molto differenziata e che ormai quasi tutti usano i computer.

Eppure, secondo Gawker, l’azienda Godrej Boyce che ha chiuso i battenti nel 2009 (dopo 50 anni) non è l’ultima nella galassia delle case produttrici di macchine da scrivere.