False notizie su Google: Facebook guidava la macchina del fango

Pubblicato il 12 Maggio 2011 - 19:38 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Notizie false, indiscrezioni e pettegolezzi: così Facebook “guidava la macchina del fango” made in Usa contro Google.  Per l’impresa, stando all’ultima ricostruzione del Daily Beast, era stata assoldata una società di pubbliche relazioni, la Burston-Marsteller: il suo obiettivo era piazzare notizie del tipo “Google viola sistematicamente la privacy”, “Gmail ti spia”.

Il primo a sentire puzza di bruciato in questa storia è stato il blogger Chris Soghoian, vittima delle e-mail con cui cercavano di farlo abboccare. La grande G, stando alle bufale diffuse, sarebbe “l’ultimo congegno ideato per rubare dati personali e mettere insieme dossier estremamente personali su milioni di utenti”.

Il sito americano Usa Today ha svelato che l’intero castello costruito contro Mountain View era solo una mossa per screditare il suo successo. Il Daily Beast ha motivato così il piano di Facebook: “Google compie azioni che suscitano preoccupazioni sul versante della privacy. E poi Facebook non apprezza i tentativi di utilizzare i propri dati da parte di Google, nel suo servizio di social network”.