P3: Bankitalia commissaria la banca di Verdini

Pubblicato il 27 Luglio 2010 - 18:55 OLTRE 6 MESI FA

Il coordinatore del Pdl, Denis Verdini

Su proposta della Banca d’Italia, il ministro del Tesoro Giulio Tremonti ha firmato il decreto di commissariamento del Credito Cooperativo fiorentino, la banca presieduta fino a venerdi’ scorso da Denis Verdini. Via XX Settembre ha precisato che ”la proposta di commissariamento del Credito Cooperativo Fiorentino, formulata dalla Banca d’Italia, e’ arrivata ed e’ stata protocollata nella giornata di mercoledi’ 21 luglio 2010 presso la segreteria del CICR. La pratica e’ stata immediatamente istruita dagli uffici ed e’ stata siglata dal Direttore generale del Tesoro – Segretario del CICR – nella giornata di venerdi’. Lunedi’ 26 luglio e’ stata ritrasmessa al Gabinetto del Ministro per la firma. Martedi’ il Ministro ha firmato il relativo Decreto”.

La procedura per l’amministrazione straordinaria potrebbe ora portare alla scelta di uno o piu’ commissari, oltre che alla designazione di un comitato di sorveglianza. Dopo la tempesta di ieri, la apparente quiete e le rassicurazioni del primo pomeriggio, poco prima delle 19 era arrivata la notizia ufficiale della richiesta motivata dalle ”gravi irregolarita’ nell’ amministrazione e da gravi violazioni normative”. La proposta, inoltre, non e’ stata avanzata dopo le dimissioni di ieri, ma porta la data del 20 giugno. Via Nazionale ha chiarito gli esiti degli accertamenti ispettivi di vigilanza condotti nel marzo scorso presso la banca di Campi Bisenzio.

Gia’ alcune indiscrezioni dei giornali di oggi parlavano di ”rilevanti irregolarita”’ nella gestione, finita nell’occhio del ciclone soprattutto per il rapporto con la Btp di Riccardo Fusi. Aspetti confermati nella nota dell’Istituto centrale che non fa cenno a perdite patrimoniali (una delle cause previste dal testo Unico Bancario per disporre l’amministrazione straordinaria). Messaggi rassicuranti sulla salute del Ccf sono giunti oggi dalla Federazione toscana delle Bcc, e dallo stesso collegio sindacale dell’istituto di Campi Bisenzio che hanno ricordato come, in tempi di grande attenzione ai ratios patrimoniali, la banca possa vantare un confortante Tier 1 del 12,54%. La Federazione, in particolare, ha sottolineato che ”sulla base dei dati del bilancio 2009 e di evidenze relative all’ esercizio in corso, puo’ ragionevolmente ritenere che gli assetti patrimoniali dell’istituto siano tali da tranquillizzare soci e clienti”.

La via del commissariamento sembra pero’ preoccupare il tessuto di piccole e microimprese della Piana fiorentina che si sono affidate in questi anni al piccolo istituto, e non e’ gradita dalla Fiba-Cisl, il sindacato con la rappresentanza piu’ forte nel Ccf. ”La banca e’ solida e patrimonialmente a posto – ha detto il segretario della Cisl fiorentina, Roberto Pistonina – e’ importante sul territorio di Firenze, e non solo, ed e’ in grado di superare una crisi come questa, che e’ di carattere ‘politico’ e non economico”.

Da Roma aveva invece insistito per il commissariamento Elio Lannutti, presidente fondatore dell’Adusbef ora capogruppo in commissione finanze per l’Idv al Senato: ”L’ufficio di vigilanza di Bankitalia – ha scritto in una interrogazione – ha l’obbligo di verificare gli eventuali rapporti incestuosi che in questo caso erano evidenti tra ‘parti correlate’, in una banca apparentemente gestita da un padre padrone che utilizzava lo sportello come una sorta di cassa continua, al di fuori delle regole e delle normative vigenti, per alimentare gli affari della cricca”.