SYDNEY – Ha solo 2 anni ed è già in fin di vita: è affetta da neuroblastoma, un cancro incurabile che attacca violentemente il sistema nervoso. Per questo il padre della piccola, Adam Koessler, ha scelto di curarla con un po’ di olio di cannabis ed è finito nei guai. Lo ha fatto per alleviare le sofferenze di quel corpicino ormai devastato dal cancro, ma dinanzi alla legge australiana è solo un padre che ha somministrato farmaci pericolosi e illegali a una minore di 16 anni.
Lo hanno arrestato lo scorso 2 gennaio e la sua storia è divenuta un caso nazionale in Australia. Koessler, raggiunto dal Newcastle Herald, si è difeso:
“Dopo un periodo di somministrazione, mia figlia è migliorata notevolmente. Ho mescolato l’olio di cannabis con il cocco e lei non soffriva più come prima. Il suo corpicino è invaso dal cancro, ma grazie a questo rimedio stava molto meglio. La sua pelle ha ripreso colorito, tanto che siamo rimasti tutti stupiti di questo miglioramento”.
Intanto in rete cresce la mobilitazione: su change.org è stata lanciata una petizione in sua difesa, per chiedere al ministro della Giustizia australiano, Jarrod Bleijie, di sospendergli la pena detentiva.