Adrian Peterson picchia il figlio: altro caso di violenza in Nfl dopo Ray Rice

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Settembre 2014 - 12:15 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un’altra storia, stesso scenario di violenza. In questa fine d’estate sembra non esserci pace per la Nfl, coinvolta in episodi di violenza domestica suo malgrado.

Dopo il caso Ray Rice, esploso a livello mediatico con la pubblicazione del video (da parte del sito Tmz) che lo ritrae mentre sferra un pugno sul volto della fidanzata, arrivano pesantissime accuse per Adrian Peterson.


Ne parla La Gazzetta dello Sport in un articolo che riportiamo di seguito per la nostra rassegna stampa online

“Considerato una delle stelle di tutta la Nfl, il running back in forza ai Minnesota Vikings è accusato di aver picchiato il figlio con un ramo: il reato contestato al ventinovenne è di lesioni colpose e per tale ragione è notificato al giocatore un mandato d’arresto, il quale verrà eseguito con la consegna spontanea dell’uomo alle forze di polizia in Texas. Come affermato dal legale del giocatore, Rusty Hardin, Peterson ha fornito piena collaborazione all’indagine affermando di aver utilizzato un ramo per “sculacciare” il figlio, secondo una pratica che veniva usata durante la sua infanzia nell’est del Texas.

“Peterson risponderà alle accuse con responsabilità, non voleva provare danni a suo figlio ed è profondamente addolorato per le lesioni, assolutamente non intenzionali” ha concluso il legale.

I Vikings hanno deciso di fermare il giocatore, non convocandolo per la sfida casalinga contro i New England Patriots. La squadra non ha reso noto altri dettagli sul proprio sito ufficiale, in attesa del proseguimento dell’inchiesta.

Nell’ottobre dello scorso anno, Peterson aveva dovuto affrontare un dramma enorme: la morte del secondo figlio di due anni, percosso dall’allora compagno dell’ex fidanzata del giocatore, mentre da bambino aveva assistito alla morte del fratello maggiore, travolto e ucciso in sella ad una bici da un automobilista ubriaco”.