Aereo Malaysia scomparso: foto degli iraniani saliti con passaporto rubato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Marzo 2014 - 12:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Uno dei passeggeri a bordo del volo della Malaysia Airlines con passaporto falso era un cittadino iraniano e non aveva legami con il terrorismo. Secondo gli inquirenti che lo hanno identificato, si trattava di un giovane di 19 anni che cercava di emigrare a Francoforte: qui, vive la madre di Pouria Nour Mohammed Mehrdad. Una volta arrivato in Germania,  Mehrdad avrebbe voluto chiedere l’asilo politico.

A svelare l’identità è stato il capo della polizia nazionale malese, Khalid Abu Bakar, aggiungendo che il secondo uomo non è stato ancora identificato. Il giovane iraniano era salito a bordo del volo MH370 con un passaporto austriaco rubato. Khalid ha rivelato che la polizia ha contattato la madre, che lo aspettava a Francoforte. Le forze dell’ordine malesi, comunque, non hanno abbandonato la pista criminale per risolvere il mistero dell’aereo, scomparso con 239 persone a bordo mentre viaggiava da Kuala Lumpur a Pechino.

Il Mirror riferisce che la madre del giovane sarebbe stata al corrente del fatto che il figlio avrebbe tentato di raggiungerla in Germania con un passaporto falso. Il tabloid britannico ha pubblicato una foto dei due passeggeri con i passaporti falsi: Pouria Nour Mohammad Mehrdad è il secondo da sinistra mentre l’uomo sulla destra, che sarebbe stato sul suo stesso aereo sempre con un passaporto falso, è Delavar Seyedmohammaderza, 29 anni.

Una volta arrivati in Europa, i due uomini si sarebbero divisi: in base alle prenotazioni aeree comunicate dall’agenzia in cui i due avrebbero acquistato i biglietti, Pouria Nour Mohammad Mehrdad avrebbe proseguito verso Francoforte, l’altro verso Copenhagen.

Nel frattempo dalle autorità malesi hanno chiesto scusa a Mario Balotelli che nella conferenza stampa di ieri (lunedì 10 marzo) era stato chiamato in causa dal capo dell’Aviazione civile malese, Azharuddin Abdul Rahman che avrebbe detto che i sospettati assomigliavano a Balotelli. 

Rahman aveva lasciato intendere che i due sospetti fossero di colore, dopo aver risposto in questo modo a chi gli chiedeva quale fosse l’aspetto dei due uomini: “Conoscete quel calciatore italiano di nome Balotelli?” Oggi, riporta il Guardian, il ministro dei Trasporti malese ha rilasciato un comunicato ufficiale per chiarire che “non c’era nessuna insinuazione in quella frase”, pronunciata per sottolineare come il colore della pelle non sia indicativo della nazionalità di una persona. Balotelli è stato quindi chiamato in causa solo come esempio, essendo nato in Italia da genitori ghanesi. “Non voglio soffermarmi su questo Nazionalità e razza non sono la stessa cosa” aveva detto Rahman.