Airpod, l’auto che va ad aria compressa: in Sardegna iniziano a produrla (FOTO)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Settembre 2013 - 18:09 OLTRE 6 MESI FA

CAGLIARI, 20 SET – La prima auto che va ad aria compressa: si chiama Airpod, può fare fino a 120 km con un litro, e la stanno costruendo in Sardegna, in provincia di Nuoro. Dopo averne ospitato un anno fa l’anteprima nazionale, ora per l’Airpod, veicolo che funziona ad aria compressa, è arrivato il momento della produzione.

Entro l’anno, negli stabilimenti, in fase di allestimento, a Bolotana (Nuoro) nella Sardegna centrale, verrà sfornato il primo modello Airpod. Una soluzione low cost e anti-crisi: prezzi molto bassi, emissioni limitate e, le brochure di presentazione, parlano anche di 120 chilometri con un litro con il motore mono energy (solo con l’aria compressa nel serbatoio) e 300 chilometri con 4 euro con il motore dual energy (previsto il riscaldamento dell’aria).

I modelli sono quattro: standard, con quattro posti e spazio per i bagagli, cargo, baby e golf.

Piccola, superecologica, è riuscita ad entrare anche all’interno del Terminal crociere del porto di Cagliari, dalle porte scorrevoli, per la presentazione ufficiale, dopo la prima comparsa lo scorso anno, sempre al porto del capoluogo sardo.

Airpod potrebbe essere il futuro degli spostamenti in città. “Sarebbe bello – ha detto il presidente dell’Autorità portuale, Piergiorgio Massidda – che il primo pezzo prodotto fosse regalato al Papa affinché magari la metta a disposizione di chi ne ha bisogno”.

Innovazione, ma anche posti di lavoro: il primo turno di produzione dovrebbe contare su trenta addetti. Ma, se le cose dovessero andare bene, i produttori sono pronti al raddoppio.

“Il nostro porto – spiega Massidda – si conferma il luogo in cui possono incontrarsi tecnologia e innovazione; un anno fa ospitammo Guy Negre per l’anteprima nazionale della sua Airpod e adesso insieme a un gruppo di imprenditori sardi presenteremo il piano industriale della fabbrica di Bolotana. La Sardegna è pronta a diventare un apripista in Italia per le tecnologie eco sostenibili grazie al coraggio e la voglia di investire e rischiare dei nostri imprenditori”.