Alaska, 35mila trichechi sulla spiaggia: in fuga da scioglimento ghiacci FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Ottobre 2014 - 13:23 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un raduno record quello dei 35mila trichechi che si sono ammassati su una spiaggia vicina a Point Lay, in Alaska. Gli animali, che somigliano a formiche nelle foto aeree scattate il 27 settembre dal National Oceanic and Atmospheric Administration, Noaa, fuggono dallo scioglimento dei ghiacci e cercano riparo sulla spiaggia.

La foto è stata scattata nel corso dell’annuale sorveglianza aerea dei mammiferi marini artici in Alaska e i portavoce del Noaa hanno spiegato che “non era mai stato osservata un’ondata di caldo durare così alungo nella regione artica”. Un cambiamento climatico che ha portato i mammiferi marini ad ammassarsi sulla spiaggia a circa 1.120 km a nord-ovest di Anchorage e 500 km a sud-est di Barrow per riposare.

I trichechi fuggono così dalle acque sempre più calde dell’Oceano e dai ghiacci che si sciolgono, trovando riparo sulla spiaggia vicina a Point Lay, dove nell’ottobre 2013 si riunì un altro gruppo di 10mila trichechi.

Sulla spiaggia si trovano soprattutto femmine e giovani esemplari, che rischiano di essere calpestati, come già osservato da alcune foto in cui si intravedono le carcasse dei giovani trichechi morti.

Margaret Williams, direttrice del programma Artico del Wwf, ha dichiarato alla Cnn:

“La massiva concentrazione di trichechi è solo un esempio dell’impatto che i cambiamenti climatici hanno sulla  distribuzione delle specie marine nell’Artico”.

E Lou Leonard, vice presidente che si occupa dei cambiamenti climatici del Wwf, ha aggiunto:

“Stiamo assistendo alla catastrofica distruzione dell’Artico in slow-motion. Con lo scioglimento dei ghiacci, l’Artico sta sperimentando alcuni dei cambiamenti più drammatici che la nostra generazione abbia mai osservato. Questa perdita avrà un impatto anche sulla migrazione annuale di altre specie animali nella regione, mettendo a rischio la salute a lungo termine di trichechi e orsi polari che vivono nell’Artico e cambiando inevitabilmente gli ecosistemi, con il rischio di estinzione per alcune specie”.

Foto Ap/LaPresse