Alberto Sordi vigile, striscione all’Olimpico di Roma FOTO. Tifoso multato

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Ottobre 2016 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA
Alberto Sordi vigile, striscione all'Olimpico di Roma3

Alberto Sordi vigile, striscione all’Olimpico di Roma

ROMA – Lo scorso 11 settembre la Roma affrontava la Sampdoria all’Olimpico. la partita finì 3 a 2 per la squadra di Spalletti e la partita venne interrotta a casa un nubifragio che allagò parte dell’impianto. Durante il match, un tifoso della Curva Nord ha esposto uno striscione che non è passato inosservato alle telecamere della Questura.  Il tifoso è stato  multato con 167 euro per aver esposto ” l’immagine nota dell’attore Alberto Sordi nei panni del Vigile Urbano”.

La foto della multa recapitata al  tifoso pubblicata sul profilo Facebook dell’avvocato Lorenzo Contucci.; “Si giova precisare che la suddetta immagine veniva posta immediatamente dopo altro striscione con su scritto MULTRAS”.

Il motivo della multa è legato al fatto che il tifoso non ha preventivamente avvisato il Gruppo Operativo per la Sicurezza dello striscione così come deciso dal regolamento dello Stadio Olimpico. Come scrive Il Messaggero, si tratta di un

“ennesimo gesto che allontanerà i sostenitori della Roma dal’Olimpico, ormai semideserto in occasione delle partite casalinghe”.

Il riferimento della striscione è al film “Il Vigile” del 1960. La trama raccontata da Wikipedia

” In un’imprecisata cittadina di provincia a qualche decina di chilometri da Roma (gli esterni vennero girati a Viterbo e in prossimità di Frascati, precisamente sulla via Tuscolana) il disoccupato Otello Celletti, grazie ad un caso fortuito (suo figlio salva dall’annegamento il figlio di un assessore comunale) e alla sua ossessiva insistenza, riesce a farsi assumere come vigile motociclista del comune.

L’importanza e il fascino della nuova divisa gli danno modo di vendicarsi degli sfottò subiti e sfogare tutte le sue ambizioni represse, nonostante il rendimento sul lavoro resti modesto. Il destino riserva però a Otello una grande quanto inaspettata occasione: un giorno è chiamato a soccorrere una speciale automobilista in panne, nientemeno che la famosa attrice Sylva Koscina (nella parte di se stessa).

Otello si precipita in aiuto della donna e non si fa sfuggire l’opportunità di fare sfoggio di galanteria, tanto da condonarle la contravvenzione per mancato possesso dei documenti. L’attrice parla dell’episodio durante una puntata de Il musichiere, suscitando le ire del sindaco che, solo in quanto richiamato dal Prefetto, decide di rimproverare Otello per il favoritismo.

Otello lo prende alla lettera, e inizia a mostrarsi inflessibile e ultra-zelante; così, quando pochi giorni dopo ferma la macchina dello stesso sindaco per eccesso di velocità, lo multa nonostante le veementi proteste, credendo si tratti di una prova per testare la sua intransigenza. Il sindaco invece, infuriato perché la faccenda rischia di compromettere la segretezza di una relazione clandestina, il giorno dopo lo fa destituire. Ne nasce uno scandalo, in cui la vicenda viene utilizzata per fini politici. Al processo, Otello è però costretto a fare marcia indietro, dopo aver ricevuto minacce legate alle magagne della propria famiglia.

Il vigile, reintegrato in servizio, adesso ha imparato con chi essere severo e con chi è meglio lasciar correre: infatti, quando vede sfrecciare velocissima la macchina del sindaco si guarda bene dal fermarla, ma dai rumori che si sentono subito dopo sarà la scarpata a mettere fine alla corsa. Il sindaco viene soccorso e trasportato in ambulanza e Otello scorta il mezzo facendogli strada”.