Alluvione Marche: morti Nicola Rossi e Aldo Cicetti (foto)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Maggio 2014 - 15:50 OLTRE 6 MESI FA

ANCONA – Marche sotto l’acqua, e ci sono le prime vittime a Senigallia: Nicola Rossi e Aldo Cicetti.

Per quanto riguarda il primo morto, l’ambulanza non ha fatto in tempo a raggiungerlo perché le strade erano bloccate da fiumi di fango e acqua e l’uomo che ha accusato un malore in casa è morto per arresto cardiaco. Sul posto è arrivata un’eliambulanza: il medico si è calato con un verricello per prestare soccorso, ma era troppo tardi.

La vittima, Nicola Rossi, aveva 86 anni. Viveva a Roncitelli, frazione di Senigallia: si è sentito male e i familiari hanno chiamato il 118, ma, come in altre zone del circondario, i soccorsi via terra erano resi impossibili dalle condizioni delle strade.

Per quanto riguarda il secondo, si tratta di un anziano disperso nella piena del fiume Misa a Borgo Bicchia di Senigallia. L’uomo non avrebbe fatto in tempo a mettersi in salvo, dopo aver aiutato altre persone.

La vittima si chiamava Aldo Cicetti, aveva 80 anni ed era ipovedente. Sarebbe stato sorpreso dall’ondata di acqua e fango nello scantinato di casa, dove si trovava con la moglie, che invece è riuscita a mettersi in salvo.

La situazione del maltempo è peggiorata col passare delle ore, in particolare nella zona di Senigallia, dove il fiume Cesano è uscito dagli argini all’altezza della frazione di Brugnetto. Le strade invase dall’ acqua sono impraticabili per le ambulanze del 118, e così i malati bisognosi di ricovero urgente vengono trasportati negli ospedali di riferimento dall’elisoccorso.

”Non escludiamo che nella zona di Senigallia ci siano delle vittime, stiamo verificando una voce che si è diffusa in queste ore”, ha detto all’Ansa il dirigente della Protezione civile delle Marche Roberto Oreficini, che coordina gli interventi per l’alluvione.

La Protezione civile delle Marche ha evacuato a scopo precauzionale la frazione di Vallone, nel Senigalliese, ospitando gli abitanti in due scuole. Una misura, spiegano dalla Sala operativa unificata della Protezione civile, resa necessaria dall’ondata di maltempo che minaccia di far esondare i fiumi.

Le sponde del fiume Misa, la cui portata ha raggiunto livelli critici, sono stati rialzate artificialmente, mentre volontari e operai dei comuni sono al lavoro per liberare dall’acqua anche le case e le fabbriche della zona di Ostra e Chiaravalle. Nel frattempo continua a piovere, e il mare mosso, con il vento contrario, non assorbe l’acqua scaricata dai fiumi.

A causa dell’esondazione del torrente Triponzio, alcune case della frazione Sant’Andrea a Chiaravalle sono rimaste isolate. L’acqua ha invaso scantinati e piani terra degli immobili. I vigili del fuoco stanno raggiungendo l’area con dei gommoni per portare soccorso ai residenti.

Sempre a Chiaravalle, si teme un’altra esondazione in via Fabriano, nei pressi della Caserma dei carabinieri: alcune famiglie sono già state evacuate. Situazione critica anche a Senigallia, dove minaccia di esondare il Cesano.

Foto Ansa