Anna Marchesini, al funerale il volto straziato di Massimo Lopez e Tullio Solenghi FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Agosto 2016 - 09:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Addio ad Anna Marchesini. Il 1° agosto l’attrice è stata salutata nella chiesa di Sant’Andrea a Orvieto, accompagnata dai parenti e dagli amici, tra cui Massimo Lopez e Tullio Solenghi. I loro volti straziati raccontano tutto il dolore per la perdita di questa grande attrice, morta sabato 30 luglio ad appena 62 anni e che da tempo soffriva di artrite reumatoide. “E’ sempre stato un ridere continuo fino al mese scorso”, ha detto Lopez al funerale dell’amica e compagna di lavoro, perché chiamarli colleghi sarebbe riduttivo. Lopez e Solenghi hanno così salutato la loro amica, certi però di una cosa: “Prima o poi ci ritroveremo”.

Anna Marchesini lascia una figlia di 23 anni, Virginia, e i fratelli, Gianni e Teresa, oltre a Lopez e Solenghi che erano ormai di famiglia. I due del Trio che li ha resi celebri insieme sono stati vicini a Virginia, hanno portato in spalla il feretro e hanno ricordato l’attrice, con cui hanno condiviso 12 anni di amicizia e di carriera. E hanno detto:

“Il Trio si ricomporrà prima o poi, ci ritroveremo. Andiamo avanti. Per tutta Italia se ne è andata la Marchesini – ha quindi sottolineato Solenghi alla fine del rito, con accanto Lopez -, ma per noi se ne è andata soprattutto Anna. Una compagna di giochi, una sorella. Una di famiglia con la quale abbiamo vissuto 12 anni. Grazie a lei abbiamo creato tutte le cose che sono rimaste nella memoria degli italiani. Lei da lassù dirà: ‘ma cosa sono queste facce, sembra un funerale…'”.

Lopez e Solenghi avevano parlato poco prima anche dal pulpito della chiesa:

“Quando ho saputo che era morta – ha detto Lopez – ho sentito come uno strappo, ho immaginato una luce che si spegne. Ora però si è riaccesa. Ci sarà sempre, fortemente, nel cuore di tutti”. “Voglio evitare una cosa che avrebbe odiato – ha aggiunto Solenghi tra le lacrime -, la beatificazione posteriore. Di lei voglio quindi ricordare quanto sia stata scomoda, perché era sempre alla ricerca dell’impossibile e dell’inconsueto, della via più difficile e complicata. Ma è così che ci ha fatto diventare unici, artisticamente e umanamente”.

Ad officiare la cerimonia funebre è stato don Luca Conticelli, il parroco di Sant’Andrea, dove Anna Marchesini era cresciuta, insieme a don Danilo Innocenzi, che ha detto:

“È stata una grande persona, ha indossato tante maschere facendoci ridere, ma rimanendo sempre sé stessa. L’arte più bella che ci ha insegnato è stata quella di vivere”.

(Foto Ansa)