Annabelle Fuller: “Ho tentato il suicidio, ma non sono l’amante di Nigel Farage”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Giugno 2014 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – “E’ vero, ho cercato di togliermi la vita dopo che Nigel Farage ha vinto le elezioni ma non sono la sua amante”. Annabelle Fuller racconta al Daily Mail le pressioni subite dopo essere finita nella lista delle presunte amanti di Farage, il leader del partito euroscettico Ukip che ha vinto le europee in Gran Bretagna.

La Fuller, 32 anni ed ex addetta stampa dell’Ukip, ha tentato il suicidio per le pressione mediatiche ricevute per la presunta relazione con Farage. Pressioni che sono arrivate soprattutto la sera della vittoria dell’Ukip e soprattutto da Kirsten Mehr, la moglie tedesca di Farage.

Una vera e proprie scenata di gelosia, quella della moglie di Farage, che la Fuller racconta al quotidiano inglese di essere stata minacciata e obbligata a lasciare la festa, con tanto di addetti alla sicurezza che l’avrebbero scortata fuori dalla sala dell’InterContinental Westminster, dove si tenevano i festeggiamenti.

“Sono stata umiliata”, ha ripetuto la Fuller che tornata a casa quella notte ha deciso di farla finita. La donna, disperata per le accuse e le umiliazioni, si è tagliata le vene dei polsi e ha ingerito alcune pasticche. Due amici della Fuller, che sapevano della sua depressione, non riuscendo a rintracciarla al telefono e temendo il peggio hanno dato l’allarme.

E così i paramedici hanno trovato la Fuller nel bagno della sua casa in un bagno di sangue. A loro la Fuller avrebbe detto:

“Avevo un disperato desiderio di non sentirmi più infelice dopo una giornata infernale”.

La Fuller aveva lasciato l’ufficio stampa dell’Ukip a marzo 2013, dopo che le prime voci sulla presunta relazione erano state lanciate dalla europarlamentare Nikki Sinclaire. Un’accusa di tresca, secondo la Fuller, nata solo dal fatto che “sono single e carina”:

“Non sono un cesso. Questo è il semplice fatto: se vuoi lavorare in politica e sei una donna ti conviene essere brutta, oppure avere la pelle tosta o ancora meglio essere sposata”.