Attentato Adinolfi: “L’abbiamo azzoppato”. La rivendicazione

Pubblicato il 11 Maggio 2012 - 22:00| Aggiornato il 3 Maggio 2013 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – ”L’abbiamo azzoppato”. E’ questa la frase che subito, al di là di un’analisi più approfondita, sul linguaggio e sulla semantica della rivendicazione per l’attentato dell’ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, ha convinto dell’attendibilità della rivendicazione arrivata per posta con un lungo documento al Corriere della Sera a Milano. La firma è nuova: Nucleo ‘Olga’ (dal nome di un’anarchica arrestata in Grecia) appartenente alla Federazione anarchica informale/Fronte rivoluzionario internazionale, e nuovo è  il simbolo, mutuato da quella organizzazione insurrezionale greca che si chiama Cospirazione Cellule di fuoco, con l’aggiunta di una stella a cinque punte con inscritta la A di anarchia.

Dunque, gli Informali spiegano il perché dell’attentato a Adinolfi, definito ”stregone dell’atomo dall’anima candida e dalla coscienza”. Il documento si apre con un riferimento a ‘Stato e anarchia’ di Bakunin, e tratta del ‘governo della scienza e degli uomini della scienza’. A seguire due frasi pronunziate da Roberto Adinolfi durante una trasmissione tv e riferite sia al disastro nucleare di Fukushima che all’impatto nucleare sull’ambiente. ”Le idee nascono dai fatti – si legge nella rivendicazione -, le parole accompagnate dall’azione portano il marchio della vita”.

Poi un discorso diretto a Adinolfi: ”Ti diamo una cattiva notizia, a ogni azione corrisponde una reazione. Con questa nostra azione ti restituiamo una piccolissima parte delle sofferenze che stai riversando sul mondo”. E l’attacco a Finmeccanica che ”vuol dire Ansaldo Nucleare con le sue tombe nucleari”, ”morte e sfruttamento, nuove frontiere del capitalismo italiano”.

La rivendicazione porta alla luce la definitiva frattura tra Informali e anarchismo: ”A voi anarchici che ci accusate di essere velleitari diciamo che con le vostre lotte ‘sociali’, con il vostro cittadinismo lavorate al rafforzamento della democrazia. Sempre alla ricerca del consenso, l’unica vostra bussola è il codice penale. Una nuova anarchia è sorta dalle macerie di questo anarchismo” anche grazie ai ”militanti delle Cellule di fuoco”. Nel documento si spiegano anche le motivazioni che hanno portato gli Informali a non ‘colpire’ Equitalia: ”Quello che cerchiamo non è il ‘consenso’ – scrivono – ma complicità. Scambiare rabbia e indignazione per un processo di rivolta allo status quo è segno di una pericolosa miopia rivoluzionaria”.

”L’idea di sociale in lotta in cui ci riconosciamo – scrivono ancora – e vogliamo muoverci è  quella di un popolo in armi contro ogni forma di oppressione statale, politica, economica”. Infine, l’annuncio: ”Nelle nostre prossime azioni prenderemo il nome degli altri fratelli greci, un’azione per ognuno di loro. Con il ferimento di Adinolfi proponiamo una campagna di lotta contro Finmeccanica piovra assassina”. Bisogna ”colpire dove piu’ nuoce e saper riconoscere il nemico anche quando veste i panni dell’agnello”.

”Nelle nostre prossime azioni, prenderemo il nome dei nostri fratelli greci – otto, con Olga, ndr – un’azione per ognuno di loro. Con il ferimento di Adinolfi proponiamo una campagna di lotta contro Finmeccanica piovra assassina. Oggi l’Ansaldo nucleare domani un altro dei suoi tentacoli, invitiamo tutti i gruppi e i singoli Fai a colpire tale mostruosità con ogni mezzo necessario”.

Il documento di rivendicazione per l’attentato dell’ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi (Foto LaPresse)