Ayrton Senna, il giorno del Tribute a Imola. Alonso: Era un idolo (foto)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Maggio 2014 - 17:07 OLTRE 6 MESI FA

IMOLA (BOLOGNA)- Vent’anni fa a Imola, moriva Ayrton Senna. E vent’anni dopo a Imola è il giorno del Senna Tribute. Ci sono piloti di adesso e di allora, amici e rivali del fuoriclasse brasiliano. Ci sono i piloti della Ferrari di oggi, Fernando Alonso e Kimi Raikkonen. Tutti ricordano Airton Senna.

Fernando Alonso arriva a Imola per il “Senna Tribute” e così ricorda il pilota brasiliano a 20 anni dalla scomparsa:

“Senna per me era un idolo. Ero un bambino e correvo in kart, guardavo il telegiornale e vedevo che a vincere in F1 era sempre lui col suo casco giallo”. Così Fernando Alonso, giunto a Imola per il ‘Senna tribute’.

“Era quello che mi colpiva di più -ha detto- nell’armadio avevo il suo poster. Non ho avuto l’opportunità di conoscerlo o di gareggiare con lui, ma vedere tutta questa gente qui a Imola, che l’ha visto in pista, testimonia quanto ha colpito. Sarà sempre immortale”.

Il pilota della Ferrari nell’armadio fin da giovane aveva anche una play station: “nel punto centrale del volante avevo un cavallino”, ha raccontato strappando un ulteriore lungo applauso del pubblico ferrarista.

Il ricordo di Kimi Raikkonen.  “E’ un momento molto emozionante ricordare quel terribile week end dove Ayrton e Roland Ratzenberger ci hanno lasciato”. Così il pilota Kimi Raikkonen a Imola per il ‘Senna tribute’.

“Il nostro – aggiunge – deve essere comunque un ricordo col sorriso”. E per dire “soprattutto che quel tragico evento segnò il grande cambiamento della Formula 1”.

A Imola c’è anche Riccardo Patrese: “Ayrton era un amico, era il più grande, era una persona con un’umanità grandissima, uno sportivo che giocava a calcio con noi e me lo ricordo nel gruppo in tantissime vacanze dove le sfide erano apertissime. Era decisamente un combattente. Ci ha lasciato con tanto amaro in bocca ma facendoci vivere una leggenda”.

Per Andrea De Cesaris, “Ayrton è stato un compagno, era sempre uno dei più veloci e alcune volte ho avuto l’occasione di combattere insieme a lui, pieno di quella grinta che ha sempre dimostrato fino all’ultima sua gara proprio qui a Imola. E’ stato uno degli ultimi Gran Premi che ho fatto e quindi ho un brutto ricordo di quella gara, ma da allora è cresciuto il grado di sicurezza”.