Banca Etruria: cravatte-cappio davanti alle filiali FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Dicembre 2015 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA

AREZZO – “La tua amica banca ti ha tradito”: uno striscione con questa scritta e una fila di cravatte annodate a simboleggiare “il cappio messo al collo dei risparmiatori dagli usurai in doppiopetto” sono comparsi nella notte tra lunedì e martedì davanti alle filiali di tutta Italia degli istituti di credito sottratti al fallimento dal decreto legge “salva banche” del governo Renzi, ma anche di Mps, Antonveneta e Veneto Banca. L’azione è stata rivendicata da CasaPound Italia. 

“Basta bruciare i risparmi degli italiani in finanza tossica, chiede CasaPound. Il caso di Banca Etruria e affini ha dimostrato nella maniera più tragica il fallimento del sistema, completamente liberalizzato, che avrebbe dovuto risollevare le sorti dell’economia nostrana e che invece ha portato solo a danni e truffe”.

Banca Etruria è uno dei quattro istituti che hanno sfiorato il fallimento e sono stati salvati dal decreto “salva banche” insieme a Banca Marche, Cassa di risparmio di Chieti e Cassa di risparmio di Ferrara. Banca Etruria è anche la banca di cui il padre del ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, è stato vicedirettore, e in cui lavoravano anche il fratello e la cognata della Boschi. Per questo motivo il Movimento 5 stelle ha presentato una mozione di sfiducia, sottoscritta anche da Forza Italia e Lega Nord, nei confronti della ministra.

In Banca Etruria aveva un conto Luigino D’Angelo, il pensionato di 68 anni che si è tolto la vita nella sua casa di Civitavecchia dopo aver perso tutti i suoi risparmi investiti in obbligazioni subordinate, oltre 100mila euro.

 

Banca Etruria: cravatte-cappio davanti alle sedi FOTO

(Foto Ansa)