Berlusconi, FOTO Chi: “A 80 anni mi sento un patriarca. Marina è madre, sorella, figlia”

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Settembre 2016 - 19:17 OLTRE 6 MESI FA
Con queste parole Silvio Berlusconi apre l'intervista rilasciata ad Alfonso Signorini su Chi, l'unica che l'ex premier ha concesso in occasione dei suoi ottant'anni3

Berlusconi: ” A 80 anni mi sento un patriarca”

MILANO – “A 80 anni mi sento un patriarca. Marina per me è madre, sorella, figlia”. E ancora: “Nella mia vita non ho mai pensato all’età. Al contrario, ho sempre vissuto come se avessi quarant’anni, perché così mi sentivo: pieno di curiosità, di voglia di fare. Poi, improvvisa, è arrivata la malattia. E con l’operazione che ho subito è arrivata forte la consapevolezza che sono un uomo di ottant’anni”.  Con queste parole Silvio Berlusconi apre l’intervista rilasciata ad Alfonso Signorini su Chi, l’unica che l’ex premier ha concesso in occasione dei suoi ottant’anni (che compirà giovedì 29 settembre), pubblicata sul numero di Chi in edicola da mercoledì 28 settembre e corredata da una serie di foto esclusive in cui l’ex premier posa con tutti i figli e i nipoti.

“Nessuna festa di compleanno – spiega -. Farò solo una cena con i miei cinque figli. E ho pregato tutti quanti di non farmi nessun regalo. Se proprio vogliono, facciano beneficenza”. Nell’intervista l’ex premier parla anche della malattia che lo ha costretto a un delicato intervento al cuore nel giugno scorso. “Sto guardando in modo ancora incerto a quello che può essere il mio futuro. La cosa che ho realizzato, forse la più importante, è che passerò più tempo con i miei figli e i miei nipoti. Dedicherò più tempo alle persone a cui voglio bene. Come ho fatto questa estate. Ed è giusto così: cinque figli e dieci nipoti fanno un patriarca. E io questo mi sento“.

“La politica non mi ha mai appassionato. Mi ha fatto solo spendere un sacco di tempo e di energie. Se sono sceso in campo è solo per impedire l’ascesa dei comunisti al potere, visto che Tangentopoli aveva praticamente cancellato la storia e i protagonisti di tutti e cinque i partiti democratici che ci avevano governato per cinquant’anni. Non esistevano altre alternative. So solo che tanto in politica estera quanto in politica interna non ho mai sbagliato un colpo. E non sono caduto per colpa mia”.

Nell’intervista Berlusconi parla anche dei “tradimenti” politici subiti, di quelli che gli hanno voltato le spalle: “Pensandoci bene, non mi viene in mente neppure un nome di un vero amico in politica. Ma non sono tipo da portare rancore: chi ha tradito non ha tradito me, ma gli elettori che l’avevano portato in Parlamento” . E parla anche del suo Milan: “Ho un rimpianto, quello di non aver potuto lavorare sul Milan come avrei voluto. Se negli ultimi anni il Milan non è stato come prima è solo perché non ho avuto più tempo per occuparmene personalmente”. Poco tempo, spiega, dovuto ad un motivo preciso: “Per anni ho lavorato almeno tre pomeriggi alla settimana con i miei avvocati per preparare le 3.600 udienze dei 73 processi politici che ho dovuto subire. Sono comunque il Presidente di club che ha vinto di più nella storia del calcio”.

“L’amore è stato importante nella mia vita, ma, confesso, la passione e l’impegno per il mio lavoro hanno spesso preso il sopravvento”. Berlusconi ricorda le sue due grandi storie d’amore con le donne che ha sposato: la prima moglie Carla Dall’Oglio, dalla quale ha avuto due figli, Marina e Pier Silvio, e Veronica Lario, dalla quale ha avuto Barbara, Eleonora e Luigi. E poi Berlusconi parla anche di Francesca Pascale, la donna che, ancora oggi, divide la sua vita con lui. “E non c’è alcuna crisi tra noi, come invece si ostinano a scrivere i giornali”, afferma Berlusconi al direttore Alfonso Signorini.  “Ho avuto una famiglia eccezionale: mamma e papà mi sono sempre stati vicino e mi hanno sempre sostenuto, anche quando non erano d’accordo su certe mie scelte che giudicavano troppo ardite. Il giorno più felice e quello più triste della mia vita sono legati in modo forte e indissolubile a loro”.

Silvio Berlusconi ricorda come il “giorno più felice della sua vita quello in cui il padre Luigi, antifascista rifugiato in Svizzera dopo l’8 settembre, rientrò in Italia raggiungendo la famiglia a Oltrona di San Mamette, il comune in provincia di Como dove erano sfollati per sfuggire ai bombardamenti. Avevo solo nove anni ma quel giorno lontano lo ricordo come se fosse ieri”. “Quando scese dal treno che arrivava da Como mi prese in braccio e mi portò tra le braccia fino a casa, mentre io lo riempivo di baci. Ecco, quello è stato il giorno più bello della mia vita. I giorni più tristi, invece, sono stati quelli della scomparsa dei genitori, in particolare della mamma Rosa. Perderla è stata una sofferenza forte, profonda”, confessa Berlusconi. “Il nostro rapporto era speciale: ci sentivamo al telefono almeno due volte al giorno e ogni volta lei mi diceva quanti rosari aveva sgranato per me. Poi l’ex premier rivela: Quando mia madre è morta, l’ho sostituita con Marina: Marina oggi per me è madre, sorella e figlia”.