Berlusconi: le foto della Sacra Famiglia, la “casa dei poveri” che lo attende

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Aprile 2014 - 16:57 OLTRE 6 MESI FA

MILANO _  “Abbiate gran cuore e viva carità per queste persone, servitele con prontezza e oculatezza in tutte le loro necessità. Abbiate cura dell’economia: perché questa è la casa dei poveri”. E’ la prima frase che balza agli occhi entrando, sotto il colonnato coperto di glicine, nella hall dell’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone.

I consigli a operatori e volontari, stampati su un poster, sono di don Domenico Pogliani, parrocco di campagna, che 118 anni fa fondò la struttura che dovrebbe accogliere Silvio Berlusconi, condannato ai servizi sociali nell’ambito del processo sui diritti tv Mediaset. Ironia della sorte, l’ex Cavaliere prestera’ assistenza agli anziani nella cittadina nell’hinterland milanese dove vive Massimo Tartaglia, l’uomo che nel 2009 lo colpi’ sul volto lanciandogli una statuetta del Duomo.

Il brulicante mondo che gravita attorno alla onlus – duemila dipendenti al servizio di 5.500 pazienti al giorno con l’aiuto di 600 volontari, divisi in diverse palazzine (undici reparti e sette centri diurni) – ha accolto con incredulità la notizia del prossimo arrivo dell’ex premier.

“L’abbiamo saputo dalla stampa”, ha ammesso il direttore generale della Fondazione, Paolo Pigni. Il quale ha confermato di aver avuto contatti con l’ufficio per l’esecuzione penale esterna (Uepe), attraverso la mediazione della Caritas, e, per il caso di Berlusconi, di aver dato la disponibilità delle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) per anziani di Cesano. Stando ai dati forniti dalla onlus, sono circa 200 gli anziani in cura, divisi tra le strutture San Luigi e San Pietro. Il direttore della Sacra Famiglia ha spiegato che il “progetto” di affidamento sarà valutato insieme a Berlusconi al quale saranno comunque affidati compiti normalmente riservati ai “volontari” che operano nella struttura. Facendo un giro nelle due strutture è facile verificare che si tratta di reparti che ospitano anziani, in genere over 65, che hanno problemi di disabilita’ anche non grave. Gli ospiti, alloggiati in camere da due, possono accedere ad aree comuni, giardini e palestre.

La Fondazione è  situata in un’area molto grande, dove oltre alle residenze per anziani, si trovano centri diurni e di riabilitazione. Nel ‘villaggio’ della Sacra Famiglia ci sono anche un teatro, una chiesa, il parrucchiere, la camera mortuaria e il cimitero. Nel primo cortile dopo l’ingresso – al centro la statua del fondatore don Pogliani – passeggiano abitualmente persone con disagi psichici gravi, conosciuti e chiamati per nome da tutti. “Ci sono persone che nascono e muoiono qua”, spiega l’impiegata che accompagna i giornalisti nel giro. Un tempo noto ricovero per i ‘pazzi’ della provincia, alla Sacra Famiglia furono girati anche spezzoni di ‘Matti da slegare’, il documentario di Marco Bellocchio e Silvano Agosti su Franco Basaglia.

Per la particolare fisionomia della struttura – con diversi ingressi e piena di corti interne – sarà difficile impedire l’accesso ai giornalisti nelle date in cui, a partire dalla fine aprile, il leader di Forza Italia potrebbe trascorrere a Cesano metà mattinata o pomeriggio (quattro ore) alla settimana. La struttura deve essere aperta alle visite dei parenti, la chiesa e’ frequentata anche dalla cittadinanza: impossibile creare barriere alla stampa.

Il direttore ha riconosciuto che la tranquillità dell’istituto è la fonte primaria di preoccupazione per tutta la dirigenza. Ma si è detto fiducioso che la struttura saprà reggere l’arrivo dell’ex Cavaliere. Per ora alla Sacra Famiglia le reazioni sono apparse discordanti, tra benevolenza e ostilità, e un po’ di ironia. “Arriva Berlusconi, davvero? Lo ricoverano qui?”, chiedevano tre anziani ai giornalisti che arrivavano alla spicciolata nel primo pomeriggio. “Non me ne frega niente. Lo farei assistere nei momenti peggiori di un malato”, ha commentato, invece, un’infermiera del San Luigi (“Trentotto anni in corsia”, ha tenuto a precisare). “Se viene al San Luigi gli faccio cadere la maschera”, ha assicurato, sorridendo.

“Se Berlusconi può fare del bene, portare un po’ di umanità va bene”, ha detto invece un altro operatore, volontario dal 1981, “potrebbe essere positivo per tutti”. Dello stesso avviso, Vincenzo D’Avanzo, sindaco pd di Cesano Boscone. “Voglio precisare innanzitutto che rispetto le decisioni prese dagli organi giudiziari”, ha premesso. “A livello strettamente personale e come sindaco, poi, aggiungo che non vi vedo alcunché di negativo. Sarà un’esperienza positiva per la mia città e per Silvio Berlusconi”.

Le foto della struttura pubblicate da LaPresse: