Biopenna e stampa 3D: così il chirurgo ricrea il tessuto osseo (foto)

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 7 Dicembre 2013 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA

SYDNEY – Stampare tessuto osseo direttamente nella lesione. Questo lo scopo della “biopenna” messa a punto dai ricercatori dell’università di Wollongong, in Australia. La biopenna ha un funzionamento molto simile a quello di una stampante 3D e crea nuovi strati di materiale cellulare che vanno a sostituire quelli danneggiati nell’osso del paziente.

Peter Choong, del Centro di eccellenza per elettromateriali dell’università australiana, ha presentato il prototipo, che sarà perfezionato presso l‘ospedale St Vincent’s di Melbourne, prima di essere sperimentato sull’uomo. La Biopenna emette tessuto cellulare con un metodo simile alla stampa 3D, creando strati di materiale cellulare per riempire la sezione danneggiata dell’osso.

Il dispositivo permette così di creare impianti su misura durante l’intervento chirurgico, eliminando la necessità di prelevare cartilagine e di coltivarla per settimane in laboratorio, per poi sostituire tessuto danneggiato o malato, ha spiegato Choong: “Andando avanti con il prototipo, il chirurgo potrà scolpire e ricostruire, nonché personalizzare, il tipo di tessuto a cui affidare la riparazione ossea”.

Un modo totalmente nuovo di pensare la chirurgia ortopedica, conclude Choong: “La biopenna permette di preservare il tessuto del paziente e offrirà così un risultato il più vicino possibile a quello del tessuto originale”.

(Foto Ansa)

Biopenna e stampa 3D: così il chirurgo ricrea il tessuto osseo

Biopenna e stampa 3D: così il chirurgo ricrea il tessuto osseo