Brasile, il portiere Bruno accusato di aver dato l’amante in pasto ai rottweiler

Pubblicato il 10 Settembre 2012 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il portiere brasiliano Bruno Fernandes De Souza avrebbe sequestrato, torturato, ucciso la sua amante e poi ne avrebbe dato i resti in pasto ai suoi rottweiler. L’accusa a questo calciatore brasiliano, ex star del Flamengo, sta assumendo sempre più i contorni dell’horror. Bruno, che ormai non gioca più, sta già scontando in Brasile 4 anni e mezzo per il sequestro della sua amante, la modella Eliza Samudio, 25 anni. Ma ora l’accusa che i pubblici ministeri hanno formalizzato è ben più grave. Secondo loro il corpo della ragazza, che non è mai stato ritrovato, è stato in parte dato in pasto ai cani del calciatore e in parte “nascosto” dentro il calcestruzzo. Si tratterebbe di un omicidio premeditato avvenuto nel 2010. Bruno avrebbe coinvolto otto persone per sbarazzarsi della ragazza che era rimasta incinta dopo una notte di amore clandestino. Tra queste otto persone anche la moglie.

Per “ripulire il suo onore” Bruno avrebbe sequestrato la ragazza, avrebbe assistito a barbare torture a cui Eliza è stata sottoposta. E una volta morta avrebbe pianificato e messo in atto l’occultamento del corpo. A quanto pare, quando la giovane aveva comunicato di essere incinta, Bruno avrebbe reagito molto male, ordinandole di abortire. Ma la ragazza ha tenuto in grembo il figlio. Bruno ha portato a compimento il suo macabro progetto dopo il parto. Il piccolo Bruninho oggi ha due anni ed è stato affidato alla nonna materna dal tribunale minorile.