Ciro Esposito: FOTO-racconto dei funerali a Scampia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Giugno 2014 - 16:09| Aggiornato il 28 Giugno 2014 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Funerali di Ciro Esposito: ecco il foto racconto (immagini Ansa) delle esequie dell’ultrà napoletano, morto a 28 anni all’alba del 25 giugno, una cinquantina di giorni e sei interventi chirurgici dopo essere stato ferito dai colpi esplosi dalla pistola di Daniele De Santis, estremista di destra e ultrà romanista, che aveva teso (insieme ad altri ancora ignoti) un agguato ai tifosi napoletani nel pomeriggio della finale di Coppa Italia, tenutasi il 3 maggio a Roma.

La camera ardente è stata allestita in piazza Grandi Eventi a Scampia, per l’occasione ribattezzata piazza Ciro Esposito. Sul posto, oltre agli ultrà napoletani, fra i quali Gennaro De Tommaso soprannoniminato “Genny ‘a carogna” FOTO, sono arrivati ultrà da tutta Italia (Rimini, Caserta, Benevento, Ancona, Crotone, Taranto e addirittura Dortmund), tifosi da tutta Napoli, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, l’attaccante Lorenzo Insigne, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ha dichiarato: “Paghi anche chi non ha garantito l’ordine pubblico, perché l’ordine pubblico quel giorno a Roma non ha funzionato”.

Alla fine della cerimonia la folla ha cantato con Nino D’Angelo l’inno “Il ragazzo della Curva B”.

Una corona di fiori è arrivata anche dalla famiglia Speziale, i genitori di Antonino condannato per la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti.

Inconsolabili i parenti, la madre Antonella Leardi, il padre e la fidanzata di Ciro, Simona Rainone, in lacrime davanti alla bara. La Rainone, dal palco allestito per il funerale, ha rivolto un appello ai tifosi: “Basta con la violenza perché così Ciro lo uccidete due volte. Non è stato Dio a fare questo – ha detto ancora la fidanzata di Ciro – è successo a causa di coloro che non hanno Dio nel cuore”. “Ciro era un ragazzo, non un ultras. Il suo è un tifo pulito, non sorretto dalla violenza, sotterrate la violenza”. Simona, con la voce spezzata dal dolore, ha letto un suo personale messaggio per “il suo” Ciro: “È come se fossi nascosto nella stanza accanto. Chiamami con il nome con cui mi hai sempre chiamato, non cambiare il tono della tua voce, continua a ridere di quello che ci ha sempre fatto ridere. Prega, sorridi, pensami, il mio nome ti sia sempre familiare. Pronuncialo senza ombra di tristezza. Sono dietro l’angolo, lì troverai il mio cuore, asciuga le tue lacrime”.

Mamma Antonella, con la voce rotta dall’emozione, racconta a migliaia di persone il momento drammatico dell’addio a suo figlio: “Abbiamo tanto pregato, io e mio figlio, e dopo la preghiera, su di noi è scesa la pace”.

Mentre il presidente De Laurentiis ha detto: “Quella sera del 3 maggio Ciro era già morto, perché era morto il calcio e lui lo rappresentava venendo a Roma, difendendo un pullman pieno di bambini e di famiglie”.

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Ha parlato anche il presidente del Coni Giovanni Malagò:  “In 53 giorni la mamma di Ciro ha insegnato a un intero popolo come comportarsi. Sessanta milioni di persone hanno ricevuto da lei lezioni di vita”.

Il feretro ha lasciato la camera ardente portato in spalla dai tifosi del Napoli. Un lungo applauso della gente, assiepata sulla piazza, sta accompagnando la bara che ora attraverserà le strade del quartiere per raggiungere piazza Grande Eventi, dove nel pomeriggio si terranno le esequie con rito evangelico. Amici e parenti stanno intonando “Ciro, Ciro” tra la grande commozione dei presenti, soprattutto dei giovanissimi. Moltissime le persone in lacrime che ancora non riescono a farsi una ragione su quanto è accaduto. Davanti al carro, scortato dalla Polizia Municipale di Napoli, palloncini e striscioni. In prima fila i familiari, distrutti dal dolore, ma sorretti dall’affetto di tanta gente comune.

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La piazza che da oggi porta il suo nome, Ciro Esposito, diventa uno stadio. Applausi e in coro tutti pronunciano il suo nome. E da uno degli accessi alla piazza,numerosi tifosi, rappresentanti di molte squadre di calcio hanno srotolato un lungo striscione con la scritta: “la Napoli ultra con un degno figlio degli ultrà. ciao Eroe”. Lo striscione e firmato Curva A e Curva B.

Un centinaio di tifosi è giunto alla camera ardente intonando lo slogan “Ciro uno di noi”. Tutti indossano una maglia nera con la scritta “Ciro un eroe”. Tra poco i tifosi porteranno a spalla il feretro fino a piazza dei Grandi eventi, percorrendo le strade del quartiere, e dove si terranno i funerali.

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