Claudia Ochoa Félix, la “Kim Kardashian” dei narcos FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Gennaio 2016 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Claudia Ochoa Félix non è soltanto, come racconta Gabriella Saba per Il Venerdì di Repubblica, una star dei social ma, secondo la vox populi, nientemeno che la leader de Los Ántrax – le squadre armate che proteggono El Mayo Zambada, uno dei fondatori del Cartello di Sinaloa – salita a quel rango dopo la cattura del compagno El Chino ed entrata nella rosa delle narcos più temute, benché non sia nemmeno indagata. Stando a quanto riferiscono i giornali sudamericani, la bruna Claudia Ochoa Félix, soprannominata la “Emperatriz de Los Ántrax”, sarebbe il nuovo capo del gruppo criminale affiliato al cartello della droga messicano di Sinaloa, primo fornitore di eroina degli Stati Uniti. Nel marzo scorso, la Ochoa ha convocato una conferenza stampa in cui negava il suo ruolo nel narcotraffico ed è probabile sia sincera (i più avveduti ritengono sia solo l’amante di qualche trafficante) ma nel frattempo era diventata un mito per molte ragazze della mala.

L’articolo di Gabriella Saba: (…) Stereotipo di belle e cattive in chiave narco pompate dall’immaginario e dal cinema di cassetta? Non solo. Negli ultimi anni il ruolo delle donne nel narcotraffico è cambiato. Dal 2007 al 2010 le detenute per crimini di droga sono aumentate del quattrocento per cento, mentre dei trentamila catturati dal 2006 alla fine del 2012 più di un terzo sono donne (…) Sarà che gli uomini cadono prima o vengono arrestati, e a quel punto tocca alle donne di famiglia prenderne il posto. Vedi l’attuale capa del cartel de Tijuana, Enedina Arellano Felix detta la Narcomami: a mano a mano che i sei fratelli venivano catturati o uccisi, lei scalava la gerarchia del gruppo che dirige da quando, due anni fa, l’ultimo della dinasta è stato fatto fuori a una festa. È una signora bionda e riservata di 54 anni che ha rivoluzionato la politica del suo Cartello, uno dei più spietati benché in decadenza, puntando sulle alleanze anziché sulla guerra, tanto che ha fatto pace perfino con il Cartel de Sinaloa, con cui per anni si erano scannati per il controllo della Baja California (…)

Sottile e acqua a sapone, sorriso da bambina e occhiali da sole sulla testa, la Niño era stata immortalata mentre posava con un giubbotto antiproiettile e un fucile d’assalto e la sua foto, così diversa da quella delle narcos solite, aveva fatto il giro della rete. Tra l’altro, il soprannome Flaca indicherebbe una nuova categoria di sicarie di vari cartelli, tutte giovanissime e che i narcos utilizzano per l’apparenza insospettabile (…) (foto Facebook, Twitter e Instagram).