Cleveland, per Ariel Castro cauzione da 8 milioni. Si punta a pena esemplare

Pubblicato il 9 Maggio 2013 - 16:52 OLTRE 6 MESI FA

CLEVELAND –  Otto milioni di dollari: la cauzione fissata dal giudice di Cleveland per la libertà di Ariel Castro non è solo una somma altissima, che ovviamente l’uomo non può pagare. E’ il segno che la corte punta ad una pena esemplare. Gli otto milioni sono la somma di due milioni per ciascuna vittima, Amanda Berry e la figlioletta di sei anni avuta dal carceriere, Michelle Knight e Gina Dejesus. Quello che ha fatto a tre adolescenti Castro, l’autista di scuolabus di un quartiere povero, il tipico uomo della porta accanto, non è accettabile per la comunità. Anche se gli esperti escludono una condanna alla pena di morte, non prevista se non nei casi di omicidio, per Castro ora la giustizia vuole davvero essere rigida.

E mentre l’inchiesta procede emergono dettagli ancora più cupi della vicenda. Il cugino di Gina ha rivelato al New York Times un particolare raccontatogli dalla cugina: ogni anno nei giorni dei sequestri delle sue tre schiave, Ariel Castro preparava una cena speciale con tanto di torta per festeggiare l’anniversario. “Si era segnato le date sul calendario, e ogni anno festeggiava il giorno del rapimento di ciascuna di loro”, ha raccontato il ragazzo, che ha chiesto di rimanere anonimo. ”Per lui era come se fosse il loro nuovo compleanno”.

Eppure una versione riportata da Gawker sostiene che Castro sapeva di essere un pericolo. In una lettera scritta nel 2004 e trovata dalla polizia nella sua villetta di Seymour Avenue, l’uomo avrebbe scritto di essere “un predatore sessuale che ha bisogno di aiuto”. Castro avrebbe anche scritto di volersi suicidare, e di voler dare tutti i propri soldi alle sue vittime. Ora, con questa cauzione milionaria, sembra esaudito.

(foto LaPresse)