Coronavirus Brasile, troppi morti: fosse comuni in Amazzonia FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Aprile 2020 - 15:28 OLTRE 6 MESI FA
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Coronavirus Brasile, troppi morti: fosse comune in Amazzonia (foto Ansa)

SAN PAOLO – Dopo New York, fosse comuni anche nell’Amazzonia brasiliana per far fronte all’aumento di decessi per l’epidemia di coronavirus.

Il sindaco di Manaus, Arthur Virgilio Neto, lo ha annunciato tra le lacrime, affermando che Manaus “non sta vivendo un’emergenza ma una calamità naturale”.

La capitale amazzonica registra al momento 1.664 contagi ufficiali, dei quali 166 mortali. Con i pochi posti di terapia intensiva ormai al completo.

“Siamo al collasso, i medici devono scegliere chi salvare in base all’età, siamo alla barbarie”, ha detto Virgilio, che ha lanciato un appello al governo di Brasilia.

“L’Amazzonia ha bisogno di aiuto, abbiamo bisogno di volontari, medici, infermieri e apparecchiature mediche”, ha detto.

Virgilio ha anche criticato il presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, per aver partecipato alla manifestazione di domenica scorsa a favore della dittatura militare.

“‘Mio padre era senatore e venne deposto dai golpisti, credo che sia stata una pessima scelta quella di Bolsonaro. Ha riaperto una ferita”, ha aggiunto Virgilio.

Il sindaco di Manaus chiederà aiuto internazionale ai leader del G7 contro la pandemia.

Secondo Cnn Brasil, il sindaco sta pianificando una campagna globale, che dovrebbe chiamarsi ‘L’Amazzonia chiede aiuto’, per cercare di ottenere assistenza per la sua città, che, secondo lui, “non sta vivendo un’emergenza ma una calamità naturale”.

“Noi aiutiamo il mondo, mantenendo intatte le nostre foreste, ora è il momento che il mondo ci aiuti”, ha affermato Virgilio (fonte: Ansa). 

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