Coronavirus, a Pioltello in 300 in fila fuori dal supermercato. Lunghe code anche a Milano FOTO-VIDEO

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 20 Marzo 2020 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA
pioltello fila supermercato

Coronavirus, a Pioltello in 300 in fila fuori dal supermercato (foto Facebook)

ROMA – A Pioltello nell’hinterland di Milano, 300 persone si sono messe in fila fuori dal supermercato temendo la chiusura domenicale.

La sindaca Ivonne Cosciotti, dopo la diffusione della foto della fila su Facebook, non l’ha presa bene e sempre su Facebook ha scritto  “qui si muore, non so più come dirlo”. E’ accaduto la mattina di giovedì 19 marzo: circa 300 persone si sono messe in fila con il carrello vuoto e le mascherine sul volto. Il supermercato è stato letteralmente preso d’assalto tanto che sono dovuti intervenire gli agenti della polizia locale per far allontanare alcuni dei presenti tra cui un uomo che ha cercato in tutti i modi di entrare nel negozio.

La sindaca ha pubblicato un post su Facebook in cui ha accusato i suoi concittadini: “Usate la spesa come scusa per uscire?” Queste le sue parole: “Stamattina in fila in un grande nostro supermercato c’erano oltre 300 persone. Non potevo crederci. Gli ospedali non sanno più dove mettere i malati, l’ossigeno scarseggia, le mascherine non ci sono, stanotte abbiamo visto passare 27 camion pieni di bare. Si muore veloci senza ossigeno. Credete sia uno scherzo? No è la realtà. Capita a tutti”. “L’unico modo per aiutare i medici ad aiutarci e a gestire questo incubo è stare a casa. Fare la spesa una volta la settimana. Non uscire a fare sport, non stare nei parchi. Perché ogni contatto è un ipotetico contagio. Mi dicono che lo scontrino medio nei supermercati è di 40 euro. Vuol dire che state comprando molto poco”.

Ma state prendendo la scusa della spesa per uscire? State cercando la scusa del cane per uscire? State facendo finta di andare in farmacia per uscire?”, ha chiesto sarcasticamente il primo cittadino ai suoi abitanti. “Qua nn si scherza, qua si muore. E anche a Pioltello si muore, non so più come dirlo”.

Milano, code ai supermercati.

Ed anche a Milano la situazione è più o meno la stessa. Nuove lunghe code hanno caratterizzato l’ingresso ai supermercati  dopo le proposte di una stretta sulle libertà di movimento e anche sulla gestione delle rivendite alimentari. In fila tanta gente preoccupata, tornata con i trolley come non si vedeva dall’inizio del’emergenza.

All’Esselunga di via Fuché, una delle più frequentate nel capoluogo lombardo, alle 7 del mattino la coda si articolava sui 4 lati del grande isolato, con tempi di ingresso superiori all’ora-ora e mezza. Al vicino Carrefour in piazza Diocleziano, un ’24 ore’, altra lunga coda e apertura contingentata negli orari, con ingresso di una sola persona per famiglia. “Abbiamo visto che arrivava il camion dei rifornimenti e siamo venuti qui – ha detto una signora, in fila con una grossa valigia-trolley – ma se lo avessi saputo avrei lasciato mio marito a casa”.

Lombardia, assessore Gallera: “Grave errore ridurre orari supermercati”.

Per l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ridurre gli orari del supermercati sarebbe “un grave errore”. Lo ha detto in collegamento all’Aria che Tira su La7. “Io li lascerei aperti sempre” per evitare assembramenti e resse nei negozi di alimentare. “Non c’è un’ emergenza alimentare, non creiamo il panico nella gente che pensa di non trovare da mangiare, si affollerà e già oggi ci sono code molto lunghe perché si rispettano le regole del distanziamento. Non ha senso chiudere alle 18”, ha concluso Gallera.

Fonte: Today, Ansa

La coda in un supermercato a Milano (Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev)

 

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Coda all’Esselunga a Milano (Ansa)

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Ansa

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