Costa Concordia, la lunga notte: corsa contro il tempo e il maestrale in arrivo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Settembre 2013 - 16:44 OLTRE 6 MESI FA

ISOLA DEL GIGLIO, GROSSETO – Quella del recupero della Costa Concordia (segui la diretta video) è una corsa contro il tempo, e sembra strano dirlo per una nave che è ferma lì davanti all’Isola del Giglio da 20 mesi. Ma è così: c’è tempo solo fino a stanotte perché possa riuscire il “parbuckling“, l’operazione – senza precedenti – di rimettere in piedi una nave affondata di oltre 290 metri di lunghezza, 70 di altezza e 114 mila tonnellate di peso.

Il problema è che dalle prime ore del mattino di domani (martedì 17 settembre) arriverà un vento di maestrale, con onde fino a 2 metri. Il vento si farà più forte, secondo le previsioni, già a partire dalle 22. Se entro l’alba la Costa Concordia non sarà “in asse”, ovvero raddrizzata, tutta l’operazione di recupero potrebbe essere a rischio, perché “sopporta” un vento fino a 20 nodi e onde fino a 1,5 metri.

La tempistica prevista finora non è stata rispettata. Per colpa di una tempesta notturna, beffardo residuo di una perturbazione che si è abbattuta proprio sulla zona del Giglio, l’inizio della rotazione della Concordia è stato alle 9, con tre ore di ritardo rispetto all’appuntamento in programma alle 6.

La fine delle operazioni doveva avvenire con la luce del sole, quindi intorno alle 19. Orario spostato alle 21 già nella prima mattinata. Qualche ora dopo è stato ulteriormente spostato a mezzanotte. Poi, nel primo pomeriggio, con due metri di nave riemersi dalle acque e dieci gradi di rotazione avvenuta (guarda le foto), si è iniziato a spostare la rimessa in asse a dopo la mezzanotte.

A poco è servita la conferenza stampa della Protezione Civile tenuta alle 16.30: i responsabili hanno dichiarato che “potrebbero volerci anche 15-18 ore in tutto”, ma che ci si potrebbe sbrigare entro “4-6 ore”, e che in ogni caso “il meteo non influenzerà” i lavori.

Resta pochissimo tempo fra la fine prevista della complicata operazione di recupero e il maestrale che arriverà all’alba. Un pugno di ore per non trasformare il raddrizzamento della Concordia in un fallimento seguito in diretta dalle televisioni di mezzo mondo.