Denis Bergamini, Chi l’ha visto e Carlo Petrini: “Il calciatore suicidato” (foto e video)

di Gianluca Pace
Pubblicato il 23 Maggio 2013 - 12:34 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Chilometro 401 della statale ionica. 18 novembre 1989. Denis Bergamini viene trovato morto  a Roseto Capo Spulico (Cosenza) in circostanze ancora oggi da chiarire. Chi l’ha visto, durante l’ultima puntata (22 maggio), si è occupato del caso.

Isabella Internò per più di vent’anni è stata il testimone chiave della vicenda. Aveva raccontato che il suo Denis Begamini dopo esser sceso dall’auto si era buttato sotto il camion come un tuffo in piscina, con le mani davanti. Il giudice le credette e la morte di Denis Bergamini fu archiviata come suicidio.”

Un avviso di garanzia per concorso in omicidio volontario è stato notificato a Isabella Internò, ex fidanzata di Bergamini, lo scorso 16 maggio. Secondo le ultime indagini “Bergamini era già morto quando fu investitò dal camion e non si gettò a pesce sotto il mezzo, come stabilì la prima inchiesta.”

Denis Bergamini - La ricostruzione secondo Isabella Internò

Denis Bergamini – La ricostruzione secondo Isabella Internò

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“Dopo 23 anni la procura di Castrovillari ha indagato Isabella Internò per concorso in omicidio volontario del suo ex fidanzato. Il papà, la mamma e la sorella alla versione di Isabella Internò non ci hanno mai creduto.”

“Non ho mai creduto al suicidio di mio figlio” ha commentato Domizio Bergamini, il padre intervistato da La Nuova Ferrara – dopo l’avviso di garanzia notificato per concorso in omicidio volontario a Isabella Internò.

Isabella Internò al funerale

Isabella Internò al funerale di Denis Bergamini

“Troppe cose che non tornavano, come il gilet di Denis Bergamini, perfetto che difficilmente può esser stato sotto le ruote di un camion per metri e metri. Per la procura una cosa è certa: Isabella Internò deve aver mentito perché lei c’era quando è stata allestita la messa in scena dell’investimento. Lei, insieme ad altri rimasti per il momento sconosciuti. Per gli inquirenti sarebbe un delitto passionale.”

Il calciatore suicidato. Questo il titolo di un libro che Carlo Petrini dedicò a Denis Bergamini: “Un camion a rimorchio, un Fiat Iveco, se tu finisci sotto le sue ruote ti trancia in due – commentava Petrini in una puntata di Chi l’ha visto – Donato non aveva niente. Non aveva una frattura, le sue braccia erano integre. Non aveva niente alla testa. Lui non ha niente per poter dire che lui è uscito da un trascinamento di 60 metri”.

Carlo Petrini

Carlo Petrini

“Il cadavere non mostrava i segni. Capelli pettinati, camicia e gilet nemmeno stropiacciati. I calezettoni tirati su e ancora puliti. Orologio intatto. la svolta nel 2011 quando il legale della famiglia Bergamini presenta un dossier alla procura di Castrovillari con tutte le domande rimaste senza risposta.”

“I familiari lo avevano detto subito: Denis non era depresso e non aveva motivi per suicidarsi. Era all’apice della sua carriera. La Fiorentina lo voleva in Serie A, il Cosenza gli voleva triplicare l’ingaggio ed era l’idolo dei tifosi.”

Guarda il video (clicca qui) della puntata del 22 maggio (il caso Bergamini a partite da 2:11:09)