Elena Ceste, funerali sotto la neve a Govone FOTO: rose bianche sulla bara

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Pubblicato il 7 Febbraio 2015 - 11:02| Aggiornato il 18 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

GOVONE (CUNEO) – Oggi 7 febbraio, si stanno svolgendo a Govone, il suo paese di origine, i funerali di Elena Ceste. Sopra la bara della donna, entrata in chiesa sotto la neve, un cuscino di rose bianche. In prima fila i genitori e, in lacrime, i quattro figli della donna per la cui morte è in carcere da una settimana il marito Michele Buoninconti. A celebrare le esequie il parroco di Govone, don Giacomo Tibaldi, e don Roberto Zappino, il parroco di Motta di Costigliole frequentata dalla donna. Govone è il paese d’origine di Franco Ceste, il papà di Elena, ove la famiglia ha la casa ed è solita passare il fine settimana.

“Questa nostra sorella trovi in Dio pace, abbia perdono e vita eterna”, ha esordito don Giacomo sull’altare della chiesa di Govone, gremita da amici e parenti per l’ultimo saluto a Elena, scomparsa da casa il 24 gennaio dello scorso anno e ritrovata morta lo scorso ottobre in un rio non lontano dalla sua casa di Costigliole d’Asti. “Elena ti pensiamo sempre, in cielo vicino al Signore, in terra nei nostri cuori” è la frase scritta sul libro delle partecipazioni.

Sul manifesto c’è un fiore, semplice come lo era Elena. Tra i familiari che “ne danno il doloroso annuncio” compare per primo il marito, ora in carcere e con il divieto del giudice di incontrare i figli. In chiesa, le videoriprese sono vietate per non assediare i familiari già provati dal dolore e dalle circostanze della scomparsa. Non ci saranno alcuna intervista, né immagini. Un chiaro modo di voler proteggere i quattro figli della coppia, rimasti ora tristemente soli e affidati alla famiglia materna.