Elezioni comunali 2017, FAC SIMILE SCHEDA ELETTORALE per le amministrative

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Giugno 2017 - 06:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Domenica 11 giugno si vota per le elezioni comunali. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Sono coinvolti 1.012 Comuni (qui l’elenco completo) e oltre nove milioni di cittadini. Si eleggeranno nuovi sindaci e consigli comunali. L’eventuale turno di ballottaggio è fissato dopo due settimane dalla prima votazione, cioè per domenica 25 giugno.

Si vota per eleggere il sindaco in quattro Comuni capoluogo di Regione che sono: Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo. Mentre sono 21 i capoluogo di Provincia coinvolti: Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto, Trapani. 
Il comune più piccolo è Blello, in provincia di Bergamo, che conta solo 71 abitanti.

Come si vota.

  • Comuni sotto i 15.000 abitanti.

Nei comuni sotto i 15.000 abitanti si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco sia i consiglieri comunali.  Sulla scheda è stampato il nome del candidato sindaco, con accanto il contrassegno della lista che lo sostiene. Il voto per il primo cittadino e quello per il consiglio sono uniti: votare per un candidato sindaco significa dare automaticamente la preferenza alla lista che lo appoggia.

Alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti saranno divisi proporzionalmente tra le altre liste.

  • Comuni sopra i 15.000 abitanti.

Anche in questo caso la scheda è unica. Il voto però, in questa circostanza, può essere espresso secondo tre modalità: un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando così la propria preferenza alla lista e al candidato che questa appoggia, tracciare un segno su una lista e poi un segno su un candidato sindaco non collegato a quello schieramento oppure un solo segno sul nome del candidato, in modo da votare solo per questo e non per la lista (o le liste) a lui collegata.

La preferenza di genere.

In ogni caso, per tutti i Comuni con più di 5mila abitanti, si possono esprimere due preferenze – e non una – per i candidati al consiglio comunale, basta che si tratti di candidati di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista. Questa opzione è chiamata con il nome di “doppia preferenza di genere”.

Ecco il fac simile della scheda elettorale (L’Aquila):