Emanuele Di Caterino ucciso ad Aversa, in migliaia al suo funerale (foto)

Pubblicato il 11 Aprile 2013 - 16:13 OLTRE 6 MESI FA

SAN CIPRIANO D’AVERSA (CASERTA) – In migliaia hanno partecipato nella parrocchia Santa Croce di San Cipriano d’Aversa (Caserta) al funerale di Emanuele Di Caterino, il ragazzo di 15 anni ucciso con due coltellate la sera di domenica 7 aprile ad Aversa da un minore di 17 anni (attualmente detenuto a Firenze, ndr).

La piccola chiesa era stracolma, così all’esterno in piazza Marconi è stato allestito un maxi-schermo. A celebrare le esequie il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, con lui numerosi parroci della zona. Tantissimi soprattutto gli adolescenti intervenuti, tra compagni di scuola e amici di Emanuele ma anche ragazzi di altri istituti, ndr), tutti con delle t-shirt con la stampa della foto della giovane vittima; per loro facce tristi, occhi bassi e tante lacrime, mentre i genitori con i tre fratelli erano seduti in prima fila a fianco alla bara sommersa di rose bianche e gigli.

”La morte di Emanuele ci ricorda che siamo un popolo – dice nell’omelia Monsignor Spinillo – che dobbiamo vivere insieme l’uno con l’altro, che non dobbiamo sentirci concorrenti o nemici e che dobbiamo invocare sempre e senza vergogna la presenza del Signore”. Il vescovo cita poi Erode e la sua strage degli innocenti. “Ci sono ancora oggi tanti Erodi tra noi, che credono sempre di poter imporre il proprio dominio sugli altri”.

La madre del giovane, quasi paralizzata dal dolore, scuote il capo, ad un certo punto si alza ma non ce la fa ed è costretta a sedersi. L’ultimo saluto è della cugina e dei compagni di classe del Liceo Scientifico Fermi di Aversa. “La Prima E – afferma un’amica dall’altare – non sarà più la stessa senza di te, non possiamo ancora accettare quello che è accaduto, è troppo difficile; rimarrai sempre nel nostro cuore e nella nostra mente. Mi raccomando, ora che sei Lassù canta, canta, come facevi sempre in classe”. Un lungo applauso accompagna la bara mentre lascia la chiesa, intanto vengono liberati dei colombi in segno di pace. Nessun rappresentante delle istituzioni era presente. 

(Foto LaPresse)