Scandalo Regioni, Finanza perquisisce l’assemblea regionale dell’Emilia Romagna

Pubblicato il 2 Ottobre 2012 - 10:50 OLTRE 6 MESI FA

La Guardia di Finanza perquisisce la sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna (foto LaPresse):

BOLOGNA – La Guardia di Finanza approda anche all’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. Sette uomini delle fiamme gialle sono stati inviati a Viale Aldo Moro, dalla procura di Bologna, che indaga contro ignoti per peculato: nel mirino ci sarebbero le spese sostenute dai gruppi politici nella legislatura passata e in quella attuale.

L’ipotesi degli inquirenti è che qualcuno abbia utilizzato i fondi a disposizione dei gruppi per finalità proprie. Nel giorno dell’arresto di Franco Fiorito, il capogruppo Pdl alla Regione Lazio accusato di gestione impropria dei fondi al partito, a finire sotto accusa è una Regione già devastata dal terremoto dello scorso 20 maggio.

La Guardia di Finanza si è presentata nella sede dell’Assemblea legislativa nel giorno in cui era convocata la seduta. Diversi capigruppo sono stati chiamati dall’Aula ai propri uffici per consegnare ai finanzieri tutto ciò che riguarda il bilancio del gruppo politico nella legislatura in corso (dal 2010), compresi rendiconti e fatture.

I finanzieri, arrivati in gruppo nella sede dell’Assemblea, si sono diretti anche agli uffici della direzione generale dell’Assemblea, presumibilmente per acquisire dall’archivio i documenti di bilancio della scorsa legislatura, che tutti i gruppi hanno ormai depositato in quella sede dopo una verifica interna compiuta nei mesi scorsi.

Intanto i lavori d’Aula erano già cominciati con le consuete interrogazioni, seguite dalla prima sessione sulla semplificazione amministrativa. Per il pomeriggio è atteso l’ordine del giorno di ulteriore riduzione dei costi della politica messo a punto nei giorni scorsi, dopo i tagli in preventivo già all’inizio dell’anno e anche quelli, di due milioni, deliberati dall’Assemblea regionale subito dopo il terremoto del maggio scorso, per aiutare le zone colpite.

A spulciare le carte dei partiti nei prossimi giorni sara un pool di 5 finanzieri scelti dai pm titolari del fascicolo d’inchiesta, Morena Plazzi e Antonella Scadellari.

Martedì agli uomini della Finanza è stato dato il mandato di acquisire tutta la documentazione in Viale Aldo Moro, in particolare quella sugli anni 2005-2012, ovvero a cavallo tra le ultime due legislature. Negli scatoloni dela finanza , le carte relative alle spese dei gruppi consiliari, che per il 2011 ammontano a 4,8 milioni di euro: spese per l’attività politica, per le pubblicazioni (comprese le interviste sulle tv locali, a quanto pare), rappresentanza, oneri del personale ecc. Documenti riguardanti alla legislatura passata e a quella in corso: la documentazione relativa alla prima, chiusa nel 2010, è o dovrebbe essere depositata all’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa, i bilanci degli ultimi due anni e mezzo dovrebbero trovarsi nelle sedi dei gruppi.