Esodati, Cgil, Cisl e Uil in piazza a Roma: “Diritto alla pensione”

Pubblicato il 26 Luglio 2012 - 13:04 OLTRE 6 MESI FA

Le immagini del presidio organizzato al Pantheon da Cgil, Cisl e Uil (foto Ansa e LaPresse):

ROMA – Cgil, Cisl e Uil, oggi 26 luglio si sono dati appuntamento a piazza del Pantheon a Roma per un presidio organizzato a favore degli esodati. La leader della Cgil Susanna Camusso, a margine dell’incontro ha spiegato che “il governo sta lasciando sole le persone e continua a rinviare la soluzione del problema esodati. Questa mattina chiediamo al Governo di dare una soluzione al problema degli esodati”.

“E’ insopportabile – ha aggiunto la Camusso – il fatto di lasciare le persone sole e che si continui a rinviare la soluzione dei loro problemi. E’ sempre più incomprensibile anche perché si potrebbero spalmare i costi necessari su più anni”.

“Tra il primo decreto e l’ipotesi contenuta nella spending review – ha aggiunto Camusso – non coprono l’insieme delle tipologie e le denunce che abbiamo fatto rispetto ai casi che ci sono. Troviamo particolarmente sgradevole che si sia adottata una formula per cui si coprono gli accordi nazionali e non la miriade degli accordi territoriali”.

Per salvare il Paese si deve raggiungere un patto tra governo centrale, locale, imprenditori e lavoratori, “altra possibilità non esiste”. Queste le parole invece del leader della Cisl Raffaele Bonanni, al presidio sugli esodati. Senza un patto, ha aggiunto, continuerà l’aggressione “della speculazione e della recessione”. “Il Governo non faccia iniziative dirigistiche come se fosse infallibile – ha sostenuto – . I disastri di questi mesi lo dimostrano, serve un clima nuovo”. 

A proposito della spending review,  Raffaele Bonanni ha spiegato: “Credo che Monti sia frenato dalla sua stessa maggioranza. Deve intervenire e lo sfidiamo ad aprire una discussione trasparente”. Per il leader della Cisl si deve intervenire “sulle province, sui comuni, sulle municipalizzate e sull’intera impalcatura amministrativa. Altro che dipendenti pubblici”.