Fiducia su banche venete, protesta M5s con i salvadanai pieni di monete FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2017 - 22:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il governo ha posto la questione di fiducia nell’Aula della Camera sul dl banche venete. Non appena il ministro con i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha posto la fiducia sul dl banche, si è scatenata la protesta dei deputati M5S nell’Aula della Camera. I deputati hanno innalzato un enorme striscione con la scritta “ladri di risparmi” e “No al ricatto delle banche”. In mano decine di salvadanai di ceramica con dentro delle monetine che hanno fatto risuonare in Aula.

Sulla questione è intervenuto Beppe Grillo che ha scritto sul suo blog:  “Non sappiamo cosa vorrà dire domani essere fascisti, sappiamo cosa vuol dire oggi: il governo metterà la fiducia sul decreto banche per dare altri 17 miliardi di euro pubblici e salvare il culo dei banchieri mentre 10 milioni di italiani sono a rischio povertà e 250.000 emigrano ogni anno. Ma questo non è fascismo, è solidarietà”. Il leader M5s ha voluto attaccare il Pd sia sul ddl antifascismo, sia sul decreto Banche venete.

La fiducia è stata posta sul testo licenziato dalla commissione Finanze, che contiene come una modifica il decreto che sospende il rimborso di un bond di Veneto Banca, confluito nel provvedimento sul salvataggio. Non c’è stato spazio, nonostante il pressing parlamentare in particolare dell’area del Pd vicina a Michele Emiliano, per approvare altre modifiche.

Salta così l’intera proposta che era stata avanzata dal relatore, Giovanni Sanga (Pd), che prevedeva una stretta sulla responsabilità dei manager e un ampliamento della platea dei risparmiatori delle due venete che possono accedere al rimborso forfettario delle obbligazioni subordinate (foto Ansa).