Foto simbolo bimbo ucciso a Gaza, l’Onu svela: “Colpa di un razzo di Hamas”

Pubblicato il 12 Marzo 2013 - 14:00| Aggiornato il 23 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

GAZA – Una foto che mostra un padre palestinese piangere la morte del figlio è diventata l’immagine simbolo della crudeltà che l’esercito israeliano compirebbe da decenni nei confronti della popolazione palestinese.

Ora un rapporto dell’Onu svela però che ad uccidere il piccolo Omar di soli 11 mesi che suo padre Jihad Misharawi stringe disperato, fu un razzo sparato da Hamas che non riuscì a colpire Israele.  

Dopo la pubblicazione della foto, in un primo momento era stato considerato Israele come il responsabile del bombardamento a tappeto sul quartiere palestinese in cui viveva Jihad, collaboratore della Bbc, con suo figlio.

Spiega però l’Onu che ad uccidere il piccolo fu invece un razzo palestinese. Sempre l’Onu, nella stessa relazione spiega quello che accade molte volte e che in questo caso è stato fatale per il piccolo Omar: “La maggior parte dei razzi sparati non sembrano essere stati indirizzati verso bersagli militari. L’aggravante è che questi lanci avvengono da zone popolate e mettono gli abitanti di Gaza in pericolo”.

Al momento la Bbc, tra i primi ad accusare Israele per il missile lanciato, non ha commentato. Matthias Behnke, capo degli uffici dell’Alto Commissariato Onu nei Territori, ha spiegato alla stampa che “non poteva affermare senza ombra di dubbio” che la morte del piccolo fosse stata causata da un razzo palestinese ma che le informazioni raccolte sul posto sentendo i testimoni oculari portavano a quella conclusione.

A supporto della tesi c’è il fatto che i razzi venivano lanciati da una postazione non lontana dalla casa in cui viveva Misharawi.

Anche Hamas al momento non ha commentato quanto rivelato dalle nazioni Unite.