Frana via Aurelia non è finita. Droni: “La collina si muove”

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Marzo 2016 - 17:12 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – L’imponente frana caduta sabato 19 marzo ad Arenzano sulla via Aurelia, potrebbe non aver finito il suo corso. A far scattare l’allarme sono le immagini riprese dai droni messi in campo dal Centro di ricerca internazionale Fondazione Cima del Campus di Savona e Dibris dell’Università di Genova. La frana, concordano gli esperti, è ancora attiva: “La collina di zona Pizzo si sta ancora muovendo”.

Gli enormi massi sono stati subito rimossi dalla via Aurelia ma l’area è stata tenuta sotto controllo per tutta la notte dalle forze dell’ordine e da Anas: almeno fino a Pasqua la strada resterà chiusa. Al momento, l’unico modo per raggiungere Genova da ponente in auto è lo stesso seguito dai ciclisti della Milano-Sanremo: prendere l’autostrada ad Arenzano e uscire al casello di Voltri, e viceversa.

Ne parla Il Secolo XIX 

«La fondazione lavora già da tempo con il comune di Arenzano e con Regione Liguria – spiega Cosimo Versace di Cima – e proprio lo scorso autunno nel paese rivierasco abbiamo pianificato un’esercitazione, simulando l’allerta meteo arancione, perché il nostro focus è il monitoraggio ambientale e tutto quel che ne consegue. Abbiamo lavorato molto bene con l’amministrazione comunale, purtroppo nel giro di pochi mesi siamo passati dall’esercitazione all’emergenza vera e propria, una cosa a cui ci si augura sempre di non dover mai arrivare. In ogni caso abbiamo giocato in casa, su un territorio che conoscevamo già».

In ogni caso per la fondazione, intervenire con i droni per problematiche di questo tipo, è una novità: «I droni finora li abbiamo usati per tutt’altro, come il monitoraggio dei cetacei». Così, proprio grazie alle riprese del velivolo – pilotato da Giorgio Rinolfi – è stato possibile vedere alcuni grossi massi staccati dalla montagna e fermati solo da alcune piante. «Ma abbiamo visto anche pietre che si staccavano in diretta e rotolavano giù – continua Versace – per cui la frana è ancora attiva, e si deve procedere con la massima cautela».