Fuma Campania, la beffa del pacchetto di sigarette del contrabbando FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Ottobre 2016 - 15:32 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Un pacchetto di sigarette con sopra scritto Campania . Lo spot, se fosse possibile farne, sarebbe sicuramente “Fuma Campania” per queste sigarette che vengono vendute di contrabbando nei quartieri di Napoli. Non si tratta di uno scherzo, come qualcuno potrebbe pensare, ma di un vero e proprio business illegale dove i pacchetti di sigarette, confezionati non si sa dove né da chi, vengono vendute a 3 euro l’uno e con tanto di beffa: lo stemma della Regione Campania campeggia insieme al nome evocativo.

Giuseppe Crimaldi su Il Mattino scrive che il pacchetto con scritto Campania è bianco e rosso e la scoperta del commercio di contrabbando è stata fatta da alcuni tabaccai in città, che si sono rivolti al presidente della Federazione provinciale Francesco Marigliano:

“Si tratta ovviamente di «bionde», cioè di sigarette fasulle, anzi doppiamente fasulle; non solo perché vendute illecitamente, ma anche in quanto frutto dell’ennesima contraffazione. Particolare non secondario: da quando sono state immesse nel circuito nessun organo di polizia – nemmeno la Guardia di Finanza – è ancora riuscito a sequestrarne una partita: segno evidente del fatto che si tratta di una novità, che manco a dirlo potrebbe vedere coinvolta anche la camorra”.

Le sigarette sono ovviamente false e vengono acquistate complice il prezzo vantaggioso, alimentando così il mercato illegale del tabacco:

“Sul logo frontale compare una scritta accattivante: «From Italy Worldwide»; se invece si gira lateralmente il pacchetto, ecco altre indicazioni che sanno di beffa: «I minori non devono fumare», poi «Prodotto in Italia da Campania Srl», e infine «Prodotto non testato su animali» (come se le sigarette si testassero sulle povere bestie…). Fin qui la scoperta. Dopodiché iniziano le domande. La prima, che è anche la più importante: chi c’è dietro questa trovata? Poi: che cosa possono contenere quelle sigarette mai omologate né riconosciute dal Monopolio dello Stato? Ed ancora: a chi è venuta la stravagante idea di associare nientemeno che il logo dell’istituzione regionale ad una truffa così spudorata? La verità è che, girando per i crocevia del contrabbando cittadino, le «Campania» ci sono e si vendono pure”.