Garcia Marquez dimesso dall’ospedale (foto): “Condizioni restano delicate”

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Aprile 2014 - 14:06 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL MESSICO – Gabriel Garcia Marquez è stato dimesso ed è tornato alla sua abitazione di Città del Messico, ma i medici hanno avvertito che le condizioni dell’87enne premio Nobel per la Letteratura 1982 rimangono “delicate“: lo ha confermato Mercedes Juan, ministro della Sanità messicano, secondo cui Garcia Marquez ha superato l’infezione alle vie respiratorie, oltre a quella urinaria, che avevano suggerito ai familiari di farlo ricoverare in segreto il 31 marzo all’Istituto nazionale di Scienze Mediche e Nutrizionali ‘Salvador Zubiran’: però, ha dichiarato Juan all’emittente ‘Radio Formula’, il paziente ha accusato “sintomi di polmonite decisamente seri” e lo si è pertanto dovuto sottoporre a una terapia “molto speciale”, anche e soprattutto in considerazione “dell’età avanzata”.

Lo scrittore colombiano è stato riportato a casa, dove risiede da oltre trent’anni insieme alla moglie Mercedes Barcha, a bordo di un’ambulanza scortata dalla polizia. Agenti erano stati schierati anche intorno all’edificio per tenere sotto controllo la marea di giornalisti, fotografi e operatori che attendevano l’autore di ‘Cent’anni di solitudine’. All’arrivo, infermieri e assistenti di Garcia Marquez hanno eretto una vera e propria cortina di lenzuola intorno a lui, per impedire che fosse ripreso o che i flash lo disturbassero.

Con l’anziano paziente hanno viaggiato una bombola di ossigeno e una lettiga da sistemare in camera per la convalescenza, ma anche un mazzo di rose gialle, il suo colore preferito, regalatogli da chissà chi. Dopo che il ricovero era stato reso di pubblico dominio, seppure con un ritardo di quattro giorni, il popolare ‘Gabo’ aveva voluto inviare un messaggio proprio agli ex ‘colleghi’ dei mass media assiepati all’esterno dell’ospedale: “Ma siete matti?”, aveva scritto. “Perché state sprecando così tanto tempo là fuori? Tornatevene al vostro lavoro!”.

(Foto Ap/LaPresse)