“Bacio homo” in maglia azzurra: il Gay Pride di Roma sfida Cassano

Pubblicato il 23 Giugno 2012 - 17:09| Aggiornato il 25 Giugno 2012 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 23 GIU – Comincia con una provocazione la parata del Gay Pride a Roma. Dai manifestanti che riempiono piazza della Repubblica un affondo diretto al mondo del calcio: due ragazzi vestiti con la maglia della Nazionale ed un pallone in mano hanno posato baciandosi sulla fontana al centro della piazza. A spiegare il senso dell’iniziative è il portavoce del Gay center Fabrizio Marrazzo: ”E’ contro le dichiarazioni fatte in particolare da Cassano. Vogliamo dire che la lotta contro l’omofobia va combattuta ovunque, anche nel calcio. Invitiamo pertanto i calciatori della Nazionale, che sappiamo essere omosessuali, a fare coming out. Sarebbe utile per loro ma anche per tanti giovani che subiscono bullismo e discriminazioni”.

Il corteo è partito con lo slogan ”vogliamo tutto” e la colonna sonora ‘I want it all” dei Queen. La parata dell’orgoglio gay  vada piazza della Repubblica e dopo aver attraversato le vie centrali della capitale arriva in piazza Bocca della verita’.

La manifestazione, come di consueto, è ricca di maschere, travestimenti, colori e slogan. ”Vogliamo tutto – spiega Andrea Berardicurti del circolo Mario Mieli – gli stessi diritti delle coppie etero. Non ci accontentiamo di Pacs e unioni civili, puntiamo dritti al matrimonio e i partiti devono saperlo: se vogliono i voti della comunita’ devono accogliere le nostre richieste senza se e senza ma”. Tra i carri presenti, 20 in tutto, spicca quello del comitato organizzatore, un autobus inglese a due piani con il logo della manifestazione.

Aurelio Mancuso di Equality Italia gli fa eco: ”A Roma c’e’ un tema in piu’ che riguarda le aggressioni omofobe, piu’ forti e virulente. C’e’ una diretta responsabilita’ dell’amministrazione Alemanno che ha abbandonato Roma a se stessa”. Tra i rappresentati politici presenti in piazza la deputata del Pd Paola Concia e il capogruppo di Sinistra ecologia e liberta’ alla Regione Lazio. Tra i carri anche quello della Cgil.

(Foto LaPresse)