Gaza, 160 raid israeliani nella notte: Hamas risponde e attacca Tel Aviv FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Luglio 2014 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA

GERUSALEMME – Sono 160 i raid aerei che Israele ha lanciato sulla Striscia di Gaza contro Hamas nella notte tra 8 e 9 luglio. Un totale di 430 attacchi dall’inizio dell’operazione, ha reso noto il portavoce dell’Esercito israeliano. La mattina del 9 luglio le sirene di allarme di Tel Aviv hanno iniziato a suonare, segnalando così l’arrivo della risposta di Hamas, che ha lanciato almeno 5 razzi contro Israele. Il bilancio al momento è di 35 morti e oltre 300 feriti secondo Ashraf al-Qidra, responsabile dei servizi medici.

GLI ATTACCHI – Fonti militari israeliane hanno riferito che sarebbero stati distrutte 120 postazioni per il lancio di missili contro le città d’Israele, 10 centri di comando di Hamas e numerosi “tunnel” scavati sotto la frontiera dai palestinesi.

Tre invece le forti esplosioni avvertite nella zona di Tel Aviv subito dopo il suono delle sirene d’allarme e 5 i razzi intercettati dall’Iron Dome. Secondo l’esercito israeliano sono 225 i razzi dalla Striscia dall’inizio dell’operazione ‘Margine protettivo’ partita lunedì notte. Circa 40 di questi sono stati intercettati dal sistema anti missili Iron Dome.

Le sirene sono risuonate a Tel Aviv, Modin, Rishon Letzion, Ashdod, Ashkelon, Rehovot, ma anche nel sud del paese. La polizia ha invitato i cittadini rimanere vicini ai rifugi.

VITTIME E FERITI – Il primo bilancio degli attacchi riferisce 35 morti e oltre 300 feriti. Una madre col figlio di quattro anni e due ragazzi di circa 12 anni sono rimasti uccisi in due attacchi israeliani avvenuti a Sajaya e a Zaitun, due rioni di Gaza. Fonti locali riferiscono che la donna col figlio è stata colpita a Zaitun, mentre i due ragazzi hanno trovato la morte a Sajaya.

Secondo notizie ancora non confermate essi si sarebbero trovati nelle immediate vicinanze di case colpite da un aereo F- 16. Preavvertiti da Israele, gli abitanti originali di quelle abitazioni sono riusciti a mettersi in salvo: i quattro uccisi sarebbero invece vicini di casa, che non si erano resi conto del pericolo incombente.

“SCHIACCIARE LA TESTA DI SERPENTE” – Israel Katz, ministro israeliano dei trasporti e dirigente del Likud, ha scritto su Facebook:

“Ormai è chiaro: soluzioni parziali non servono! Vanno dati all’esercito ordini chiari: rimuovere la minaccia dei missili e schiacciare la testa del serpente. Non ‘quasi’, non ‘all’incirca’, ma fino in fondo”.

La settimana scorsa, ricorda la stampa, Katz aveva invocato l’uccisione di Ismail Haniyeh, ex capo dell’esecutivo di Hamas a Gaza.

 

(Foto Ansa e LaPresse)