Greenepeace, manifesti a Roma contro le primarie: “Noi non vi votiamo”

Pubblicato il 19 Novembre 2012 - 18:54| Aggiornato il 20 Novembre 2012 OLTRE 6 MESI FA

I manifesti di Greenpeace:

ROMA – Gli attivisti di Greenpeace sono entrati in azione a Roma affiggendo manifesti con il volto di alcuni leader politici del Paese (Bersani, Alfano, Renzi, Casini, Fini) e una domanda precisa: “Sei amico del petrolio e del carbone?”.

L’associazione ambientalista utilizza questo modo per promuovere la piattaforma  www.iononvivoto.org  attraverso la quale tutti i cittadini che credono in un futuro di energia pulita possono mandare un messaggio chiaro a chi si candida a governare il Paese. “Il nostro non è un messaggio astensionista” afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. “Al contrario, pensiamo sia giunto il momento in cui i cittadini devono porre delle condizioni chiare e inequivocabili a chi si candida a governarli. Aderendo alla nostra petizione online si manda un messaggio diretto: il mio voto non è disponibile a chi vuole fare dell’Italia un nuovo Texas petrolifero, a chi consente la costruzione di nuove centrali a carbone, a chi frena la crescita delle energie rinnovabili e con essa l’occupazione e l’economia”.

Greenpeace spiega in una nota che “l’Italia vive da sempre una condizione di forte dipendenza, in campo energetico, dalle importazioni. La bolletta nazionale è di oltre 60 miliardi di euro l’anno. Continuare a investire nello sviluppo delle fonti fossili equivale a condannare il Paese, a cronicizzare questa dipendenza. Carbone e petrolio distruggono il clima, inquinano, generano pochissima occupazione e causano molti danni che le aziende energetiche non compensano mai”.

Spiega Boraschi: “Abbiamo inviato un questionario molto preciso a tutti i leader politici nazionali su queste questioni. Al momento hanno risposto in pochi. La politica nel suo complesso, anche quando chiede il voto ai cittadini, rimane sorda e distante. C’è bisogno di cambiare presto le cose, per ridare futuro al nostro Paese. Greenpeace comincia da questi temi – l’energia, la salute, il clima – che sono decisivi. E giocherà la sua partita fino all’ultimo per ottenere risposte e impegni chiari e per informare tutti su chi sono, tra i leader nazionali, i veri alleati delle lobby fossili. Quelli che non voteremo mai più”.