M5S, Grillo abolisce “onorevole” e “partito”: stampa “invitata” a parole giuste

Pubblicato il 29 Ottobre 2012 - 16:03 OLTRE 6 MESI FA
M5S, Grillo abolisce “onorevole” e “partito”: stampa “invitata” a parole giuste (Mail pubblicata dal Corriere della Sera)

ROMA – Beppe Grillo abolisce le parole “onorevole“, “leader“, “partito” e “invita” la stampa a usare le parole giuste tramite un decalogo inviato a tutte le redazioni. Una “circolare” stile velina del Minculpop in cui si legge che è “necessario che il vocabolario sia coerente e corretto” e in cui si elencano i termini da usare o da non usare.

E quindi si dice: cari giornalisti, quando parlate di Movimento 5 Stelle dove scrivere “forza politica“, non “partito”; quando parlate degli eletti dovete scrivere “portavoci” e non va bene scrivere “grillini”, dovete scrivere “attivisti” oppure “attivisti 5 stelle“; quando parlate di Beppe Grillo non dovete scrivere “leader”: “Queste parole non appartengono alla realtà del movimento”.

Lo stesso Grillo poi detta le regole per i candidati: ”Regole ferree per chi vorrà candidarsi con il M5S  – dice – Il parlamentare eletto dovrà ”dimettersi obbligatoriamente se condannato, anche solo in primo grado; in caso di rinvio a giudizio sarà invece sua facoltà decidere se lasciare l’incarico. L’indennità parlamentare dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato. Sconsigliati i talk show e bandito l’appellativo di ‘onorevole’: gli eletti dovranno essere chiamati semplicemente ‘cittadini'”.