Ikea, in Russia via la coppia lesbica dal catalogo

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 22 Novembre 2013 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – Due donne sorridenti che arredano la propria casa nel Dorset insieme ad un bambino? In Russia può sembrare “propaganda gay”. Quindi via dal catalogo. Come la donna in bagno, in pigiama, insieme al marito e ai figli: il volto scoperto è troppo per lArabia Saudita. Così via la donna dalla foto. Ikea piega l’apertura mentale scandinava alle esigenze di mercato.

In Russia l’aveva già fatto nel 2012, con le quattro donne sedute in salotto con in testa passamontagna colorati. Era stata vista, non con grandi sforzi di fantasia, come una mossa a sostegno delle tre Pussy Riot in carcere per “vandalismo” contro Vladimir Putin (lo stesso presidente che ha varato la legge contro la “propaganda omosessuale tra i minori”). Così addio alla foto dal sito web.

Adesso è toccato alla coppia di donne inglesi. Un’immagine presente in tutte le edizioni del catalogo che verrà diffuso nei 25 Paesi europei in cui Ikea è presente. Ma in Russia, quinto mercato per l’azienda svedese, l’immagine non c’è più. Al suo posto è comparsa la storia di un designer che vive in Cina di nome Chao.

“Una delle condizioni a cui dobbiamo sottoporci per poter fare affari all’estero è quella di adeguarci alle leggi dei mercati in cui operiamo”, spiega la portavoce di Ikea Ylva Magnusson. E la Federazione russa, con i suoi 14 punti vendita e circa 11mila dipendenti, è un mercato importante per il gigante svedese. La tolleranza scandinava? Può essere messa da parte.