Il Fatto Quotidiano, prima pagina: giudici, giudici, giudici. Poi Vatileaks, Esm

Pubblicato il 14 Agosto 2012 - 00:12 OLTRE 6 MESI FA
La prima pagina del Fatto Quotidiano del 14 agosto 2012

ROMA – Giudici, giudici e ancora giudici. Il Fatto Quotidiano prosegue nella sua campagna in difesa della magistratura. Titolo sparato in apertura: 100.000 firme. E’ il numero di lettori che hanno votato a favore dell’appello lanciato dal quotidiano.

Sotto l’apertura, un rimando alla vicenda Ilva. Anche in questo caso Il Fatto Quotidiano si schiera apertamente con il gip di Taranto, Anna Patrizia Todisco, che dovrà rispondere davanti alla Corte Costituzionale per aver disposto il sequestro dell’azienda. Il Fatto commenta con amaro sarcasmo: “Se l’Ilva uccide è colpa sua”.

Fanno da corollario all’apertura tre pezzi: “La Severino ministro ad industriam” (con critica alla decisione del ministro della Giustizia di convocare la Todisco davanti alla Consulta). Poi “Così i Riva finanziavano Bersani e Forza Italia” (con riferimento al fatto che i due principali partiti italiani hanno preso le difese della famiglia che guida l’Ilva). Infine “Camilleri: chi trattò e ancora lì”, in cui lo scrittore siciliano sottolinea che i protagonisti della presunta trattativa Stato-mafia non sono stati rimossi dai loro incarichi, anzi ne hanno accumulati nel frattempo degli altri.

Sulla stessa lunghezza d’onda, il commento di spalla di Marco Travaglio. Titolo: “Il partito della Costituzione”. L’editorialista del Fatto difende i giudici, a suo modo di vedere sempre più isolati dal potere politico e critica il “menage a troi” di Pdl-Udc-Pd che sostengono sine qua non il governo Monti.

A metà pagina due notizie di cronaca: la vicenda del maggiordomo del Papa che va a processo (anche in questo caso titolo critico “Alleluia, è colpa del maggiordomo. Il Vaticano santo e immacolato”) e poi quella, a dir la verità più preoccupante per l’Italia, del possibile blocco del Fondo Salva Stati.

Infine, pezzo di chiusura sulle Olimpiadi di Londra, con esortazione a Milano affinché prenda spunto nell’organizzazione dell’Expo 2015 dalla capitale britannica. Infine un articolo sul Ponte sullo Stretto: “Più non si fa e più costa”.