Ilenia Oggiano, colf killer di Bologna: “L’ho uccisa perché non mi assumeva”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Ottobre 2014 - 15:43 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – Quelle parole, “ti mando via”, le hanno fatto scattare la rabbia. Una rabbia incontenibile che l’ha portata a spingere a terra la donna che assisteva e ad accoltellarla a morte. E’ quello che ha raccontato al magistrato Ilenia Oggiano, una bella donna sarda di 35 anni, arrivata a Bologna per assistere un’anziana di 84 anni che cercava aiuto per le faccende domestiche.

«Aveva promesso di assumermi, eravamo già d’accordo, ma poi si è rimangiata la parola. Mi ha insultata, abbiamo litigato, non ci ho visto più. L’ho spinta a terra, poi ho afferrato un coltello dalla cucina e l’ho colpita. Non ricordo quante volte», ha raccontato Ilenia. Quello che è successo nell’appartamento di Bologna lo descrive il Corriere della Sera:

L’orrore irrompe nell’appartamento al quarto piano di via Borgatti 5 alle 9,30 di venerdì mattina. Ilenia era arrivata da mezz’ora nella casa della signora Capitani, insegnante in pensione, vedova e madre di due figli, una donna stimata e ancora in forze nonostante gli acciacchi dell’età che la costringevano a muoversi con un deambulatore. Quello che è accaduto in quei drammatici minuti è nel verbale riempito dalla 35enne, assistita dall’avvocato Gianluca Belluomini: «Dopo un periodo di prova avevamo raggiunto un accordo: mi avrebbe assunta e sarei dovuta andare a stare da lei. Ma si è rimangiata la parola, mi ha accusata. Ho perso la testa, l’ho spinta a terra e colpita col coltello. Poi sono andata via e ho chiamato l’ambulanza ».

La telefonata al 118 è delle 9,45. È lei stessa a dare l’allarme, parla di una lite con l’anziana da cui prestava servizio, della donna che cade e sbatte la testa, di una disgrazia. Una versione che non può stare in piedi, ma che lei ripete anche ai carabinieri arrivati sul posto dopo la segnalazione del 118. Una volta in casa la verità emerge in tutta la sua crudezza. L’anziana è sul pavimento della cucina, in una pozza di sangue. Ha ferite al capo e una profondo taglio sul collo. Gli investigatori trovano il coltello poco lontano. Si ritiene sia l’arma del delitto ma se è così è stato ripulito. La colf non ha fornito spiegazioni, così come non ha accennato ai colpi inferti al capo della vittima. «Non ricordo, è stato tutto così veloce. Ricordo d’averla colpita ma no so dire altro».