Isis, pugile jihadista in partenza da Lecco alla Siria FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2016 - 14:41 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – C’è anche il jihadista pugile tra gli arrestati nel corso del blitz anti terrorismo di Ros e Digos tra Lombardia e Piemonte. Si chiama Abderrahim Moutaharrik, cittadino italiano di origini marocchine, campione di kickboxing in Italia e all’estero nonché padre della famiglia di aspiranti terroristi pronto a partire da Lecco con la moglie Salma Bencharki e i loro figli piccoli di appena 2 e 4 anni.  Mouthaharrik, nato il 23 giugno 1988 e residente a Lecco, e sua moglie Salma, anche lei nata in Marocco il 15 marzo 1990, sono stati fermati all’alba di giovedì 28 aprile mentre erano in procinto di partire.

Sarebbe stato proprio il pugile ad aver ricevuto la richiesta di compiere attentati in Italia da parte dell’altro padre di famiglia, Mohamed Koraichi, il marocchino che era residente a Bulciago e che più di un anno fa è sparito con la moglie e i tre figli tra le fila del sedicente Stato Islamico. Lei italiana, Alice Brignoli, nata a Erba il 13 dicembre 1977, si fa chiamare ora Aisha.  Insieme al marito Mohamed hainiziato il percorso di radicalizzazione nel 2009, in Italia, in concomitanza con la nascita del primo figlio: lei ha iniziato ad indossare il velo e a studiare l’arabo, lui si è fatto crescere la barba e sempre più spesso si faceva vedere in giro con una tunica bianca.

Con il passare del tempo i due hanno tagliato i ponti con le famiglie e a maggio dell’anno scorso sono partiti. Prima tappa la Turchia, da dove poi hanno raggiunto la Siria. Quando è entrata nell’appartamento della figlia a Bulciago, la madre di Aisha ha trovato solo un messaggio: “Sono partita, non mi cercate, non torno”. Da allora gli investigatori hanno intercettato due telefonate, per dire che stava bene e di non preoccuparsi, e un ultimo messaggio verso la fine dell’anno.

Gli altri destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Milano Manuela Cannavale sono: Wafa Koraichi, nata in Marocco il 17 aprile 1992 e sorella di Mohamed Koraichi, è stata arrestata a Baveno, in provincia di Verbania. Sarebbe stata lei a mettere in contatto i coniugi Koraichi con gli aspiranti combattenti. Infine è finito in carcere Abderrahmane Khachia, nato in Marocco il 2 maggio 1993 e residente a Brunello (Varese).